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La tragedia

Strage familiare di Esperia: tempo fa la madre aveva donato un rene alla figlia

Il gesto d'amore di una mamma nei confronti di una figlia per permetterle di avere di nuovo una vita normale. Oggi quella normalità è andata distrutta per sempre

Aveva donato un rene alla figlia Isabella mamma Flora. Il gesto d'amore di una mamma nei confronti di una figlia per permetterle di avere di nuovo una vita normale, lontana da quella malattia che l'aveva costretta per diverso tempo a vivere di sofferenze. Una figlia che torna a sorridere e una famiglia che torna a vivere serena. Così sembrava da fuori la famiglia Paliotta, almeno fino ad oggi. Almeno fino a questa mattina quando mamma Flora, dopo essere uscita molto presto per delle commissioni è tornata a casa. In quell'abitazione di via Vittorio Emanuele, nel centro storico di Esperia, dove viveva con il marito ed i suoi due figli, Flora Ciferri ha trovato sterminata la sua famiglia, quella per la quale aveva combattuto come solo una mamma sa fare. 
Una scena agghiacciante quella che si è ritrovata davanti: i figli, Isabella e Mariano, erano in camera da letto, privi di vita. Freddati con dei colpi di pistola da chi, forse, non ha avuto la stessa forza di lottare come mamma Flora. Uccisi mentre dormivano dal padre Gianni Paliotta, un ferroviere in pensione. L'uomo, dopo il duplice omicidio, ha rivolto verso di sé quella pistola, che deteneva in casa irregolarmente, ed ha premuto il grilletto mettendo fine anche alla sua vita. Mamma Flora al suo ritorno non ha retto a tutto quel dolore, tanto che è stata colta da un malore e trasferita nell'ospedale di Cassino dove sarebbe tuttora ricoverata in stato di choc.

Ora restano i dubbi, tanti. Saranno i carabinieri che indagano su questa tragedia familiare a chiarirli, a fare luce su cosa sia scattato questa mattina nella mente di Gianni Paliotta per portarlo a compiere un gesto tanto estremo. Per convincerlo che l'unica cosa giusta da fare fosse quella di togliere la vita prima ai suoi figli poi a se stesso. 
Restano, purtroppo, anche delle certezze che nessuna mamma avrebbe mai voluto avere: i suoi figli, due giovani, pieni di sogni e di speranze, non ci sono più. Isabella, 19 anni, che aveva deciso di iscriversi all'università non arriverà mai alla laurea; Mariano, 27 anni, non avrà il tempo di scoprire come sarebbe stato quel nuovo lavoro che aveva trovato a Roma da poco. Restano una comunità, quella di Esperia, ed un'intera provincia, quella di Frosinone, sconvolte dall'accaduto. 

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