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Il caso

“Marocchinate”: una vittima ciociara oggi in Procura per raccontare gli orrori

L'anziana donna, top secret l'identità, comparirà davanti ai giudici della Procura militare di Roma che ha riaperto il caso. Scopo: inchiodare la Francia alle sue colpe

Il suo volto e il suo nome sono top secret. Com'è giusto che sia. Il tempo, anche se lungo, non cancella la ferita. Che è troppo profonda. E nemmeno il pudore, il comprensibile riserbo a parlarne. Lo farà però davanti ai magistrati, quelli della Procura militare di Roma, ai quale racconterà quegli orrori e ciò che hanno significato per la sua vita, la sua famiglia, i suoi figli.

Per la prima volta, a settantaquattro anni dall'ondata di violenze e stupri di massa passata alla storia come "marocchinate" che ha segnato col sangue le province di Frosinone e Latina, un'anziana donna ciociara verrà sentita dai giudici come testimone diretta di quegli orribili fatti. Accadrà oggi a Roma, naturalmente a porte chiuse. La testimonianza arricchirà il dossier che la Procura militare ha aperto dopo l'esposto presentato dall'Associazione nazionale vittime delle marocchinate presieduta da Emiliano Ciotti. L'avvocato dell'associazione, Luciano Randazzo, ha infatti presentato richiesta di incidente probatorio per far assumere il valore di prova alla testimonianza che stamane la donna renderà ai magistrati. Una novità assoluta. «Una "Sophia Loren" reale e non più del celebre film - la definisce una nota dell'associazione - che ricorderà quegli atroci avvenimenti». 
L'obiettivo dichiarato è quello di chiamare in causa la Francia per responsabilità politiche oggettive nell'atroce comportamento dei goumier marocchini agli ordini dell'esercito transalpino sul finire della Seconda guerra mondiale. Meglio tardi che mai.

Una rivendicazione che potrebbe aprire qualche spiraglio anche sul fronte dei risarcimenti del danno biologico e morale subito da migliaia di persone innocenti, donne, ma anche uomini e bambini, che nella primavera del 1944 accolsero gli alleati come liberatori e che invece si ritrovarono in un incubo, brutalizzati e umiliati nel peggiore dei modi.

Intanto la triste pagina delle "marocchinate" sembra riemergere dall'oblio in cui per decenni una certa storiografia l'ha ricacciata. Anche in Parlamento. Mentre si muove la magistratura militare, i parlamentari del territorio fanno squadra e raccolgono l'invito del presidente Ciotti a istituire una commissione d'inchiesta per far luce sulle responsabilità francesi su quei fatti. Invito subito raccolto dai parlamentari ciociari e pontini: il senatore Massimo Ruspandini e i deputati Francesca Gerardi e Francesco Zicchieri presenteranno la proposta. «Una bellissima notizia - l'ha definita il presidente dell'Associazione nazionale vittime delle marocchinate - Aspettiamo questo momento da tanti anni e stavolta ho una ragione per essere fiducioso: finalmente la risposta delle istituzioni c'è».

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