Ultima ora
15.06.2018 - 19:36
Foto generica
Un normale pomeriggio con la nonna che si è trasformato in un incubo. Protagonista di un'assurda vicenda di quelle che, purtroppo, sempre più spesso, salgono alla ribalta delle cronache nelle nostre città, una giovane donna di Sora che oggi si è recata in un negozio molto noto della cittadina volsca, per fare degli acquisti.
Mentre si aggirava tra gli scaffali in compagnia dell'anziana nonna, la ragazza ha notato un movimento sospetto di un uomo alle sue spalle. Ci ha messo pochi istanti a realizzare che quel giovane, un immigrato, forse richiedente asilo, con un gesto fulmineo le avesse sottratto il cellulare dalla borsa.
Una scena che ha lasciato sconvolta la vittima di quella che è a tutti gli effetti una molestia.
Perché, quanto avvenuto oggi a Sora, non è stato il banale furto di un cellulare. Non è stato uno di quei tanti episodi ai quali, erroneamente, abbiamo imparato ad abituarci. Si è trattato, invece, di una vera e propria molestia. Andata in scena in un luogo pubblico. Davanti agli occhi degli avventori dell'esercizio commerciale. Ai proprietari. All'anziana nonna della ragazza.
Una molestia che non può e non deve restare impunita. Perché è inconcepibile, per un paese civile, che chiunque possa pensare di essere libero di commettere atti simili e non essere punito in maniera esemplare.
Per quella giovane donna, che ha subito un atto così riprovevole, quello di oggi resterà un pomeriggio da dimenticare. Forse lo farà. O forse da oggi comincerà a guardarsi intorno in strada senza più sentirsi tranquilla. E questo in un paese civile non può e non deve continuare ad accadere. Questa no, non è normalità.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione