La polemica
18.03.2018 - 11:34
Niente più cerimonia di inaugurazione della stele Foltin. Troppo alto il livello dello scontro, troppe le "divisioni" innescate da un evento che voleva - per gli organizzatori - solo evidenziare i luoghi delle tremende battaglie che hanno insanguinato il suolo cassinate. Una iniziativa ideata per ricordare tutti i morti, senza distinzioni. Ma la polemica, partita dall' Anpi, è divampata intorno alla location (un luogo dove si era insediato il comando tedesco) e agli ospiti. Ieri anche l'intervento del presidente Zingaretti che ha parlato di una "memoria ferita". Così la manifestazione è stata sospesa. Tra poco la nota dell'associzione albergatori ma, intanto, ieri sera il sindaco era stato chiaro: "Ricordando la distruzione della nostra città ho definito il 15 marzo un olocausto per la nostra comunità. Quindi qualsiasi iniziativa che possa turbare la memoria e la sensibilità della nostra città deve essere sospesa. Cassino è città della pace. Il ricordo per chi ha perso la vita in questa terra per la nostra libertà e quella dei nostri figli, deve unire e non provocare divisione. Ma siamo anche città della riconciliazione e questo ruolo ce lo conferisce la storia con quello che ho definito il nostro personale olocausto.
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