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Omicidio Morganti, la Difesa: qui non c'è clima sereno, processo va trasferito

Il Giudice per le Udienze Preliminari ha preso atto della richiesta degli avvocati e ha trasferito gli atti alla Cassazione, che dovrà decidere in merito

Udienza-lampo, circa dieci minuti, stamattina al Tribunale di Frosinone dove i quattro imputati per la morte di Emanuele Morganti sono apparsi davanti al Giudice per le Udienze Preliminari chiamato a decidere se rinviarli a processo o meno. A rispondere della pesante accusa di omicidio sono Franco e Mario Castagnacci (padre e figlio), Paolo Palmisani e Michel Fortuna (i primi tre di Alatri, l'ultimo di Frosinone). 
L'udienza è stata rapida in quanto gli avvocati della difesa hanno presentato un'istanza per far trasferire il processo da Frosinone in altra sede. Ciò in quanto a loro avviso a Frosinone non ci sarebbe il clima ideale per lo svolgimento di un sereno procedimento giudiziario. Il riferimento è sicuramente alle pressioni provenienti dall'esterno, come accaduto anche stamattina quando decine di parenti a amici di Emanuele "armati" di striscioni si sono presentati davanti al Tribunale di Frosinone per chiedere giustizia e pene esemplari per il giovane di Tecchiena di Alatri massacrato di botte in una notte di fine marzo a piazza Regina Margherita, davanti al Miro Music Club.
Il Gup ha quindi preso atto dell'istanza della difesa dei quattro imputati e ha rimesso gli atti alla Suprema Corte di Cassazione cui adesso spetterà il compito di decidere se accettare la richiesta (e quindi trasferire tutto il procedimento in un altro Tribunale da individuare) oppure rigettarla e lasciare tutto a Frosinone. Il pronunciamento dovrebbe avvenire a breve, al massimo entro un mese,

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