Le Indagini
26.01.2018 - 11:00
Un pranzo indigesto. Trentuno dipendenti dell'azienda farmaceutica Patheon, lo scorso 22 agosto, finirono in ospedale per un'intossicazione alimentare. Ora la procura ha chiuso le indagini e ha indagato due persone. Si tratta dell'amministratore unico della società che gestiva i locali in cui venivano preparati e somministrati gli alimenti nella mensa interna dello stabilimento, una donna di 54 anni, di Sermoneta e il capo cuoco e responsabile dei controlli e delle verifiche sull'igiene degli alimenti, dipendente della stessa società, un uomo di 38 anni di Anagni. I due sono accusati dalla procura di Frosinone dei reati di commercio di sostanze alimentari nocive e delitti colposi contro la salute pubblica e ciò per aver distribuito sostiene l'accusa «alimenti nocivi per la salute pubblica», causando un'intossicazione da stafilococco per 31 dipendenti. Per l'accusa i due, che sono difesi dagli avvocati Daniele Meli e Federica Nardoni, non avrebbero gestito e non avrebbero assicurato «una corretta gestione nella preparazione del piatto "insalata di vitello", che contaminato, veniva tenuto a temperatura ambiente fino al momento della consumazione e, in ogni caso, veniva preparato in situazione igienica carente, tanto che i 31 dipendenti della società Patheon che mangiavano la pietanza, accusavano subito malori e, trasportati al pronto soccorso degli ospedali di Frosinone, Sora e Sezze veniva loro diagnosticata una intossicazione alimentare». A rimanere intossicati sono stati gli addetti di due turni:quello centrale delle 8-17 e quello delle 6-14. All'improvviso sono cominciati i primi malori. Chi è andato via si è recato da solo in ospedale, mentre sul posto sono arrivate diverse ambulanze. Alcune perfino da Colleferro.
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