20.09.2017 - 09:18
L'ingresso del cimitero di Frosinone
Anche nella morte, spesso, le differenze culturali si mantengono, pur riuscendo a convivere armoniosamente. Considerazioni che vengono naturali quando, camminando per il cimitero del capoluogo, ci si ferma ad osservare il luogo riservato ai defunti musulmani. C'è infatti uno spiazzo d'erba, riservato unicamente ai seguaci dell'Islam, sotto al quale riposano in sei, tre uomini e tre bambini, sovrastati dai loculi di chi aveva un altro credo.
Il rito funebre nell'Islam
I musulmani considerano il rito funebre uno dei servizi finali da offrire ai propri cari ed una opportunità per ricordare la brevità della vita su questa terra. Il Profeta riteneva che tre opere possono continuare ad aiutare una persona anche dopo la morte: la carità che aveva profuso, la conoscenza che aveva trasmesso e le preghiere pronunciate per il morto da parte di un figlio giusto. Di norma, per i musulmani, la sepoltura deve avvenire entro ventiquattro ore dalla morte e molto velocemente, per il rispetto che si deve provare nei confronti del defunto. Nel culto islamico il lavaggio della salma è un momento fondamentale e costituisce l'ultima purificazione, una sorta di obbligo senza espletare il quale il corpo non può essere deposto nella terra, sempre avvolto da un telo bianco, i cui lembi vengono sollevati progressivamente.
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