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[I FATTI] Violenta rissa in centro tra bande di egiziani: usate anche spranghe di ferro

L'episodio ha causato grande preoccupazione tra la cittadinanza per l'audacia dimostrata. Alla base della lite forse il racket degli autolavaggi

Non si esce di casa con una spranga di ferro in tasca. La violenza registrata in via Leonardo da Vinci l'altro giorno, a Cassino, era premeditata. Risultato: quattro giovani coinvolti denunciati a piede libero, di cui uno trasferito all'Umberto I di Roma. Ma le indagini degli agenti del Commissariato di Cassino non sono concluse: altri giovani sono stati immortalati da una telecamera. E non si esclude una rapida evoluzione investigativa. Ciò che sconvolge è la facilità con cui i giovani egiziani - uno dei quali, quello raggiunto dal colpo alla testa con una delle spranghe utilizzate - abbiano deciso di scontrarsi in pieno centro. E armati. Non una lite futile, degenerata per cose da poco. In ballo - almeno secondo quanto accertato dagli agenti del Commissariato di Cassino, agli ordini del vice questore Alessandro Tocco - interessi economico commerciali. Soprattutto legati al settore degli autolavaggi.

In pochi minuti sono volati schiaffi, calci e pugni. Una violenza tale da richiamare molti residenti che si sono affacciati sui balconi e hanno assistito all'intera e fulminea sequenza: qualcuno ha riferito di almeno 15 giovani egiziani pronti a darsele di santa ragione con l'uso anche di spranghe in ferro, senza un motivo apparente. Uno dei coinvolti (tutti tra i 22 e i 33 anni) ha ricevuto un colpo fortissimo alla testa. Immediatamente soccorso, è stato trasferito all'Umberto I di Roma dove gli è stato riscontrato un pesante trauma cranico. La polizia continua a scavare sui motivi della rissa e sull'identità dei coinvolti, ripresi da una telecamera.

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