Spazio satira
L'anno del record al contrario
02.01.2017 - 19:00
Il record, anche quest'anno, c'è stato. Solo che, per le giornate di superamento dei limiti per le polveri sottili, nel 2016 si è raggiunto il minimo. Bisognerà vedere se basterà. Fino a qualche settimana fa, infatti, Frosinone era seconda in Italia dietro a Torino. Ed è presumibile che la lotta sarà proseguita fino all'ultimo. Al 6 dicembre Torino aveva 62 giornate oltre i limiti, Frosinone 59, Venezia 53, Milano 52 e Padova 50. Fatto sta che, nell'anno appena concluso, Frosinone Scalo ha registrato 85 superamenti dei limiti giornalieri previsti per il pm10. Con una chiusura, il 31, a quota 178, oltre tre volte sopra i limiti,allo Scalo e 75 nella parte alta.
A livello provinciale il dato peggior è quello di Ceccano, con 89 giornate e 182 microgrammi per metro cubo a san Silvestro. Una situazione consolidata negli anni, a testimonianza che il problema dell'inquinamento atmosferico coinvolge tutta la Valle del Sacco da Colleferro praticamente fino a Cassino. E non è un caso che, nel 2016, la procura di Frosinone abbia deciso di aprire un'inchiesta per valutare le cause dell'inquinamento.
Tanto più che il particolato fine e sottile, come attestano studi scientifici e gli stessi rapporti dell'Arpa, nuoce pericolosamente alla salute. Il dipartimento di epidemiologia del Lazio ha riscontrato «un aumento significativo della mortalità naturale dello 0,81% per ogni incremento di 10 microgrammi per metro cubo di Pm10. Risulta anche una frequenza degli accessi al pronto soccorso per cause respiratorie dello 0,96% per ogni incremento di 10microgrammi per metro cubo. Le stime di effetto tra incrementi di Pm10 e gli altri esiti sanitari forniscono delle indicazione di una possibile associazione positiva ma non si raggiunge la significatività statistica a causa di una bassa numerosità di casi».
E mancano i dati del Pm2,5 ancor più pericoloso. Recentemente, l'Associazione medici di famiglia per l'ambiente ha rilevato l'alta incidenza nel distretto sanitario di Frosinone delle morti per tumore alla trachea e al polmone. Se si aggiungono i risultati degli effetti dell'inquinamento del fiume Sacco sulla popolazione che vive in prossimità delle rive del corso d'acqua (per l'esposizione agli inquinanti e per il consumo di prodotti coltivati o allevati in loco), la situazione è di allarme sociale.
Frosinone, negli ultimi due anni, è stata la città capoluogo con il maggior numero di superamenti annui per le polveri sottili. Da tredici anni a questa parte, mai la centralina dello Scalo aveva registrato appena 85 violazioni. Non si era mai scesi sotto quota cento, con un valore minimo di 108 registrato nel 2010 e nel 2011.
Al contrario il record negativo in assoluto è rappresentato dai 140 sforamenti del 2006. Le particolari condizioni atmosferiche di quest'anno, soprattutto nella prima parte della stagione, hanno offerto un contributo fondamentale. Ora la speranza è che, in futuro, si possano abbattere ulteriormente i valori del Pm10. Valori che, già allo Scalo, presentano una situazione differente, data dai 36 sforamenti dell'anno appena concluso.Al massimo al polivalente si è raggiunta quota 59 nel 2015. Per il resto i valori hanno oscillato tra i 46 del2014 e i 57 del 2012.
Altrettanto preoccupante, come a Frosinone Scalo, è la situazione di Ceccano. I superamenti di quest'anno sono stati 89 e variano da un minimo di 42 del 2010 ai 121 del 2015. Anche Cassino presenta alti valori di polveri sottili: si va dai 47 sforamenti del 2010 ai 75 del 2012, arrivando ai 57 del 2016. Alatri ha chiuso il 2016 a 49 violazioni,ma in passato è stata per ben due volte a 77 (nel 2011 e 2012).
Dopo Alatri c'è Ferentino con 26, che spesso ha viaggiato tra i 50 e i 60 superamenti, con un massimo di 65.
Ad Anagni sforamenti più che dimezzati in un anno (da 28 a 13). Negli ultimi anni, nella città dei papi al massimo si è toccata quota 38. A far da contraltare a tutti questi superamenti c'è la centralina di Fontechiari che ha chiuso il 2016 a 2 superamenti contro i 3 del 2015 e i 10 del 1014 e gli 11 del 2011. In un'occasione, nel 2013, si ci è fermati ad appena uno sforamento.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione