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La riunione

Righini: «I 13.8 milioni alla Saf sono a fondo perduto»

L'assessore regionale annuncia la clamorosa novità all'assemblea dei soci della Saf. In questo modo salva sia la Società Ambiente Frosinone sia diversi comuni. Approvato il bilancio

I 13,8 milioni di euro stanziati dalla Regione per salvare sia la Saf sia i Comuni saranno a fondo perduto. Lo ha annunciato poco fa Giancarlo Righini, assessore regionale al bilancio, durante l'assemblea dei soci della Saf in corso questa mattina nel palazzo dell'amministrazione provinciale di Frosinone. 

Righini ha illustrato ai soci della Saf (che poi sono i sindaci dei Comuni che ne fanno parte) il provvedimento adottato dalla giunta regionale. Dopo l’appello lanciato dal presidente Fabio De Angelis. Un provvedimento sollecitato, e sul quale ha lavorato molto, il consigliere regionale Daniele Maura (Fratelli d’Italia). Ricordiamo che la questione riguarda il conguaglio Saf. Il fondo quindi sarà a fondo perduto, questo vuol dire che i Comuni non dovranno pagare niente. Una notizia clamorosa perché vuol dire che "libera" totalmente i Comuni dall'obbligo di dover restituire la somma nei successivi dieci o venti anni. E salva anche completamente la Saf. Righini ha spiegato, inoltre, che il giudizio di parifica arrivato ieri della corte dei conti sul bilancio regionale ha liberato delle risorse importanti. Ha detto anche che il provvedimento ha un valore "risarcitorio" nei confronti della provincia di Frosinone che ha, negli anni passati, evitato emergenze ambientali garantendo lo smaltimento dei rifiuti anche per quanto riguarda quelli di Roma. In aula è seguito un lungo applauso.

Subito dopo l'assemblea ha dato il via libera al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024. 

Il presidente Fabio De Angelis, nel corso del suo intervento, ha evidenziato innanzitutto che l'esercizio amministrativo, chiuso al 31/12/2024 evidenzia un utile netto pari a 185.882 euro, raggiunto grazie all'incremento delle lavorazioni dei rifiuti di circa il 32% in più rispetto all'anno precedente passando da tonnellate 83.301 nell'anno 2023, a tonnellate 109.886 nell'anno 2024, nonché ad una riduzione dei costi di gestione. Poi nei costi ordinari di gestione si è adottata una politica di ottimizzazione delle risorse interne, sia del personale dipendente, sia nell'utilizzo delle rimanenze di materie di manutenzione, che ha generato una riduzione delle lavorazioni eseguite da terzi per 29% e una riduzione dell'acquisto di materiale di manutenzione del 55%.

Inoltre a partire del secondo semestre 2024, c'è stata una riduzione del 58% dell'energia elettrica dovuta all'entrata in funzionamento dell'impianto fotovoltaico. Il contenimento dei costi hanno permesso di adottare una politica prudenziale, permettendo un accantonamento al fondo rischi per vertenze legali pari a 828.935 euro. Infine, l'aumento dei ricavi delle vendite nell'anno 2024 è stato paria al 34%, rispetto all'esercizio precedente, passando da 23.014.000 euro a 30.881.000 euro; questo aumento è dovuto alla lavorazione dei rifiuti provenienti da fuori provincia.

«L'aumento dei ricavi ha permesso di coprire totalmente l'imputazione degli ammortamenti sia dei beni materiali che immateriali, per 1.262.999 euro permettendo così la copertura integrale delle perdite degli esercizi precedente, accantonati in bilancio nell'anno 2023», ha spiegato Fabio De Angelis

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