Spazio satira
L'evento
06.04.2025 - 09:15
«In questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi, per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro. Perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta». Il celebre discorso di Al Pacino in Ogni Maledetta Domenica fotografa bene i dieci anni della cooperativa Giornalisti Indipendenti, che il 25 febbraio 2015 riuscì nell’impresa di riportare in edicola gli storici quotidiani Ciociaria Oggi e Latina Oggi, fondati nel 1988. Un autentico miracolo considerando la fase critica che aveva travolto i giornali, culminata con il fallimento delle precedenti società editoriali. Ecco perché la festa ci stava tutta, venerdì sera. Pensata, organizzata e “vissuta” all’interno della splendida cornice dell’Antica Tenuta Palombo, ad Atina.
La storia e il futuro
“Missione Territorio”. Due parole che evidenziano la “visione” di un’informazione che deve, contemporaneamente, restare ancorata alle proprie radici e proiettarsi in un futuro che cambia a velocità supersonica e che impone risposte forti e innovative. Lo hanno sottolineato il direttore generale Massimo Pizzuti e il presidente del consiglio di amministrazione della cooperativa, l’avvocato Valerio Tallini. Ricordando che dieci anni fa in pochissimi scommettevano sulla riuscita di un’operazione che ha fatto scuola. E ha fatto scuola perché, come si legge in una brochure esplicativa, «non è un caso che rappresentiamo l’azienda editoriale nelle province di Frosinone e Latina e nella zona di Roma Sud, che ha il più alto numero di dipendenti (attualmente 33), che raggiunge più lettori e che copre capillarmente un’area nella quale vivono un milione e mezzo di abitanti». I numeri e i fatti hanno la testa dura. E i numeri e i fatti sono questi.
Chi c’era
Il colpo d’occhio nelle sale dell’Antica Tenuta Palombo parlava da solo. A significare l’attenzione che c’è nei confronti di una realtà editoriale che è parte integrante dei territori del Basso Lazio. Presente il giudice Tommaso Miele, presidente aggiunto della Corte dei Conti. C’erano l’assessore regionale al bilancio e all’agricoltura Giancarlo Righini e il consigliere e segretario regionale del Pd Daniele Leodori. In prima fila i parlamentari Massimo Ruspandini, Aldo Mattia, Paolo Pulciani, Nicola Ottaviani, i consiglieri regionali Daniele Maura, Alessia Savo, Sara Battisti. Impossibile non notare il presidente della Provincia Luca Di Stefano e i sindaci Riccardo Mastrangeli (Frosinone), Enzo Salera (Cassino), Lucio Fiordalisio (Patrica). Non poteva mancare il professor Raffaele Trequattrini, numero uno del Consorzio industriale del Lazio. E neppure presidenti come Corrado Savoriti (Unindustria), Guido D’Amico (ConfimpreseItalia), Arnaldo Zeppieri (Ance), Miriam Diurni (ITS Meccatronico), Adriano Lampazzi (Agenzia di Formazione). C’era l’imprenditore Alessandro Casinelli, leader e “anima” di Officine Ortopediche. C’erano i presidenti Fabio Tagliaferri (Ales) e Fabio De Angelis (Saf).
Da sottolineare la presenza dell’imprenditore Maurizio Marasca, uno dei più importanti referenti del gruppo Conad e uno dei promotori della nostra concessionaria pubblicitaria di Latina Oggi. Con lui Alberto Reggiani, amministratore e direttore commerciale della stessa concessionaria. C’era Alessandro Rovardi, direttore e responsabile delle sedi ABB Sace di Frosinone e di Bergamo. Ma c’erano banchieri di livello assoluto, imprenditori, capitani d’industria, professionisti di primo piano e soprattutto tantissimi amici che hanno a cuore il territorio. Pensiamo a Vincenzo Formisano, presidente della Banca Popolare del Cassinate. C’era Marcello Mastroianni, della Banca Popolare del Frusinate. Presente Aldo Scaccia. Citiamo, in ordine sparso, una serie di personaggi di primo piano della provincia di Frosinone: Genesio Rocca, Lino Perrone, Mauro Palmieri, Sandro Sigismondi, Marco Gabriele, Pablo Liburdi, Antonello Iannarilli, Francesco Scalia, Andrea Renna, Giuseppe Virgili, Alessandra Sardellitti. E ancora: Francesco De Angelis, Mauro Buschini, Francesca Cerquozzi, Ginevra Bianchini, Andrea Turriziani, Franco Carfagna, Riccardo Del Brocco. Senza dimenticare Maurizio Cerilli, Danilo Paolini, Ottaviano Sabellico, Marco Delle Cese, Gianfranco Pizzutelli. Non potevano certamente mancare Mauro Vicano, Manuela Mizzoni, Marco Ciotoli, Enzo Altobelli, Giacomo Spaziani, Americo Giovannone, Gianni Bailonni. Impossibile citare tutti i presenti, ai quali però va il nostro ringraziamento.
Il “road show” di Ciociaria Oggi e Latina Oggi prosegue. Prossimo appuntamento a Latina, nella prima decade di maggio.
Le nuove sfide
L’ultimo è stato l’anno della svolta. Perché il giornale ha accettato e vinto le sfide del web, del digitale, dei social e di tutte quelle piattaforme che caratterizzano oggi l’informazione. Non soltanto quella locale. Mantenendo però l’ancoraggio alla carta stampata. Come ha spiegato Massimo Pizzuti, «da martedì 8 aprile troverete in edicola un giornale nuovo, con un deciso restyling grafico insieme a due pagine dedicate quotidianamente alle vicende politiche e amministrative della nostra regione». Ma in prospettiva ci saranno approfondimenti ragionati (e argomentati) sulla sanità, sull’economia, sulla finanza, sull’imprenditoria. Imprescindibile il rapporto e il confronto con i cittadini, con le istituzioni, con gli stakeholders, con chi rappresenta il territorio ai vari livelli. La stella polare non cambia: indipendenza, pluralismo, autorevolezza, credibilità, capacità di mettersi in discussione. Sempre. Dieci anni fa è iniziata un’avventura che certamente è passata attraverso momenti complicati e complessi. Però gli obiettivi che sembravano proibitivi sono stati raggiunti. Per dirla con le parole e la musica di Vasco Rossi: “Eh già, sembrava la fine del mondo, ma sono ancora qua. Ci vuole abilità”.
Ma ci vogliono soprattutto impegno, sudore, concentrazione e lucidità per rimanere competitivi a questi livelli. Un’ultima considerazione: il Basso Lazio è una realtà sicuramente “sfidante”, ma certo non ha le opportunità e le prospettive che possono avere le grandi realtà metropolitane. E forse proprio per questo la caratteristica principale della “Missione Territorio” della Giornalisti Indipendenti è rappresentata dalla capacità di allargare gli orizzonti. “Mira alla luna. Anche se sbagli, atterrerai tra le stelle” (Les Brown). Insomma: da 37 anni in edicola, 10 dei quali con Giornalisti Indipendenti. I numeri dicono che la storia siamo noi. Nessuno si senta escluso.
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