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Simone Cavalli si racconta: "Quelle partite con Eder. Aveva una marcia in più..."

Simone Cavalli si racconta: "Quelle partite con Eder. Aveva una marcia in più..."

Verso Vicenza-Frosinone. Intervista a un doppio ex

Simone Cavalli si racconta: "Quelle partite con Eder. Aveva una marcia in più..."

Ha appeso gli scarpini al chiodo dopo una lunga carriera. Tante sfide, tanti ricordi e un passaggio in Ciociaria. Stagione 2008/2009, campionato di Serie B.

Simone Cavalli, ex attaccante, si racconta: «Oggi - ci ha detto - mi occupo di settore giovanile. Ho iniziato, avendo preso il patentino, ad allenare la Juniores Nazionale (classe 1998/1999, ndr) a Castelvetro, club con cui ho disputato la mia ultima stagione da calciatore vincendo il campionato di Eccellenza. Guidare i giovani mi piace. È un'esperienza importante. Con loro, in primis, viene l'aspetto comportamentale e, in secondo luogo, quello relativo al campo: tattiche, schemi e movimenti».

Cavalli ha militato in Ciociaria con mister Braglia nella seconda parte della stagione 2008/2009. Quattro marcature in quattordici gare. Quel torneo cadetto vide il Frosinone piazzarsi undicesimo: «Venivo dall'esperienza di Bari. Scelsi il Frosinone per l'entusiasmo della piazza e per la serietà della società. Un club in costante crescita. Centrammo l'obiettivo della salvezza avendo in organico molti elementi di alto livello. Ricordo molto bene Eder (oggi in forza all'Inter, ndr). Si vedeva che l'attaccante, oggi punto di forza della nazionale italiana, aveva una marcia in più rispetto agli altri».

Domani il calendario di Serie B metterà il Frosinone di Marino, ex di turno, di fronte al Vicenza di Bisoli. Fischio d'inizio in programma alle ore 15 allo stadio “Romeo Menti”. Il Vicenza, altra ex squadra di Simone Cavalli. Con i biancorossi ha militato dalla seconda parte di stagione 2005/2006 alla primissima del 2007/2008. Cinquantatré presenze complessive e nove reti tra cadetteria e Coppa Italia: «Una piazza con molto entusiasmo, un po' come Frosinone. Sotto la guida tecnica di Gregucci conquistammo la salvezza al termine di un buon campionato. Anche lì ho vissuto una bella esperienza».

Cavalli, in carriera, ha giocato per diverse compagini tra Lega Pro, Serie B e Serie A. Per lui avventure anche in Romania. Ma in Serie B vanta il maggior numero di presenze. Centosessantatré: «Quello cadetto è un torneo che nasconde molte insidie e riserva sempre delle sorprese. Così come accaduto negli ultimi anni. Non sempre avere sulla carta una squadra di altissimo livello rappresenta una certezza per vincere. È capitato anche a me nel corso della carriera. Il Frosinone è attrezzato per stare al vertice».

Cavalli ha affrontato difensori forti ed è stato compagno di squadra di molti validi atleti: «Avendo avuto anche un'esperienza in Serie A con la Reggina posso dire che ricordo tra i più forti Nicola Amoruso e Francesco Cozza, ottimi calciatori. A Vicenza ho giocato con Stefan Schwoch, un bomber di razza. Il miglior difensore che mi ha marcato? Sempre in Serie A incredibili sono state le coppie del Milan e della Juventus: Maldini e Nesta con i rossoneri; Thuram e Cannavaro con i bianconeri. Quelle partite contro campionissimi non si dimenticano».

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