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La droga in carcere arriva con la zia

La droga in carcere arriva con la zia

Cassino

La droga in carcere arriva con la zia

Un episodio degno della migliore serie tv. Un tentativo di consegna di droga a un detenuto sventato grazie all'arguzia della polizia penitenziaria e al tempestivo intervento dei carabinieri. Tutto è accaduto nella giornata di venerdì.

La zia e il nipote di un “ospite” del San Domenico iniziano il colloquio con il loro congiunto. Un dialogo semplice, veloce e legato probabilmente alle sue condizioni di salute dal momento che l'uomo stava per essere trasferito al Santa Scolastica. Ma i due parenti, nel corso di quel colloquio al San Domenico si fanno notare. Il personale della Polizia Penitenziaria si accorge di una serie di cenni d'intesa, movimenti del capo e delle mani che lasciano immaginare tutt'altro scenario rispetto a quello che avevano davanti.

Una comunicazione non verbale che fa scattare il sospetto che stessero concordando la consegna di un qualcosa e che ciò sarebbe avvenuto all'esterno del carcere, molto probabilmente proprio presso l'Ospedale di Cassino dove il detenuto stava per essere trasferito per motivi di salute. Vengono subito chiamati i carabinieri. I militari operanti si mettono in azione: attendono l'uscita dal carcere della zia e del nipote. Poi iniziano a pedinarli.

A un certo punto scatta l'accostamento e l' “alt”. Scatta anche la perquisizione veicolare e personale. Addosso alla donna, nascosto nella biancheria intima, viene scoperto un involucro contenente 61 compresse da 0,1 grammi ciascuna e 28 compresse da 0,4 grammi, di un oppiaceo di sintesi verosimilmente “subutex”, molto probabilmente destinato al parente detenuto. Così per la zia di 64 anni e il nipote di 35, residenti nella Capitale, è scattato l'arresto in flagranza del reato per “detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio”.

Espletate le formalità di rito, i due parenti del detenuto sono stati posti agli arresti domiciliari. Un plauso al personale di polizia penitenziaria è arrivato dal segretario generale aggiunto della Cisl Fns, Massimo Costantino. Un plauso a chi opera tutti i giorni all'interno del carcere San Domenico «seppur in situazione di criticità dovuta alla carenza di personale e al sovraffollamento del carcere».

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