Spazio satira
La vicenda
30.03.2024 - 13:00
Incenerimento di rifiuti fai da te: sorpreso con le mani nel sacco e sanzionato un imprenditore edile non rispettoso delle norme sullo smaltimento di reflui e rifiuti di cantiere. I carabinieri forestali del comando di via Carlo Alberto dalla Chiesa, particolarmente attivi nella repressione dei reati contro l'ambiente, hanno "beccato" il titolare di una ditta che, oltre a stoccare varie tipologie di rifiuti senza usare le precauzioni necessarie affinché l'acqua piovana non disciogliesse le sostanze inquinanti, smaltiva illecitamente i rifiuti di tipo legnoso (pedane, pianali in legno truciolare, parti di mobilio e altro) semplicemente dandoli alle fiamme.
I "ranger" sono arrivati ad individuare la ditta dopo ripetute segnalazioni ricevute circa la presenza di coltri di fumo persistenti e fastidiose, soprattutto la mattina presto e la sera, all'imbrunire. Al calar del sole, infatti, convinti che i componenti delle pattuglie dopo il turno di servizio dormano il sonno del giusto, ci sono personaggi che accatastano i materiali provenienti da cantiere, appiccando il fuoco addirittura senza prima eliminare plastiche e altre sostanze potenzialmente molto nocive alla salute umana.
L'autore del gesto, probabilmente un abitudinario a giudicare dalle segnalazioni pervenute, subirà le conseguenze del suo comportamento scriteriato. Dallo scorso ottobre l'abbandono di rifiuti da parte di privati è considerato e trattato come violazione penale; le sanzioni si aggravano se a carico di un imprenditore. Il contenuto della legge 152/2006, modificato dall'articolo 6-ter del decreto-legge 105/2023 inserito nella legge di conversione 9 ottobre 2023 numero 137, recita: "chiunque compia abbandono di rifiuti è punito con ammenda da mille a diecimila euro", mentre in precedenza la norma prevedeva una sanzione pecuniaria da 300 a 3.000 euro.
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