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La cerimonia

La rinascita del monumento. Storico evento con la Fanfara

Inaugurato il complesso restauro delle steli dedicate ai caduti. Le note della banda dei carabinieri e l'emozione del sindaco Caligiore

Da quando fu terminato, correva l'anno 1931, nessuno ci aveva più messo mano. Tanto che la stele centrale con la Minerva alata e le due steli laterali erano annerite e infestate dai muschi, mostrando tutti i segni del tempo.
La "rinascita" del monumento ai caduti di piazza XXV Luglio, dedicato ai ceccanesi morti nel primo e nel secondo conflitto mondiale, è stata sancita ieri pomeriggio dalle note solenni della Fanfara dei carabinieri, per la quale il sindaco Roberto Caligiore si è speso affinché fosse presente per suggellare lo storico restauro.

In un'atmosfera toccante, alla presenza delle autorità civili, militari, religiose e dell'amministrazione comunale al gran completo, si è svolta la cerimonia di conclusione dei lavori di restauro avviati nell'ottobre dello scorso anno. L'operazione, affatto semplice per i complessi passaggi autorizzativi e per le particolari tecniche da utilizzare, era partita già nel 2016 su impulso dell'ex assessore Stefano Gizzi, in stretto contatto con la Soprintendenza speciale archeologia belle arti e paesaggio che ha supervisionato l'intervento.

È stata la dottoressa Anna Paola Garberini, l'esperta restauratrice di Tivoli che ha diretto i lavori, a illustrare il delicato intervento eseguito per restituire decoro allo storico monumento. Visibile l'emozione del giovane delegato alla cultura Alessio Patriarca che ha condotto in porto l'operazione: «Non è stato facile coordinare le fasi di questa bellissima e complessa impresa - ha detto Patriarca - Dopo mesi di meticoloso lavoro, grazie alla dottoressa Garberini e ai suoi collaboratori, il monumento torna a splendere».

«Riconsegnando questo monumento ala città - ha chiosato il sindaco Caligiore nel suo intervento - non abbiamo solo mantenuto una promessa, ma ci siamo assunti la responsabilità di non far mai spegnere il ricordo del sacrificio di questi valorosi ceccanesi».
Al termine della cerimonia in piazza, il trasferimento nella collegiata di San Giovanni Battista dove la Fanfara dei carabinieri ha tenuto un indimenticabile concerto.

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