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La scelta

Giovanni Zonfrilli scrive al presidente della Repubblica.«Siamo spesso malati invisibili»

Continua la sua battaglia di sensibilizzazione su patologie poco note come la colite ulcerosa cronica. Tante le iniziative in provincia

Ha deciso di scrivere al Presidente della Repubblica per far conoscere la sua storia. Raccontare a Sergio Mattarella la battaglia che da qualche anno porta avanti per sensibilizzare su una malattia invisibile e poco conosciuta: la colite ulcerosa cronica. Giovanni Zonfrilli, giovanissimo di Pontecorvo, ha portata avanti iniziative di sensibilizzazione in tutta la provincia di Frosinone. Tanti i Comuni che hanno illuminato monumenti o zone pubbliche di viola come simbolo di adesione alla campagna di sensibilizzazione. Atto, quest'ultimo, adottato di recente anche dalla Regione Lazio.

L'intraprendenza di Giovanni non si è fermata e nelle scorse settimane ha deciso di raccontare la sua storia anche al Capo dello Stato. «Dall'età di 11 anni soffro di una patologia, la colite ulcerosa cronica - spiega Giovanni - Proprio per questo da un paio di anni mi batto per far conoscere a tante persone la nostra malattia. Purtroppo questa patologia ti attacca sotto molti punti di vista oltre che fisici anche nei rapporti con la società, perché il paziente affetto da questa malattia, detta anche Mici, diventa spesso un malato invisibile per la società che lo circonda.

Questo perché è qualcosa che non si può vedere dall'esterno. In questi anni la mia voce è arrivata anche in Regione Lazio oltre che in molti Comuni della mia provincia che nella giornata dedicata a questa patologia hanno acceso una luce viola come simbolo per sensibilizzare su questa malattia. Quest'anno ho voluto far conoscere la mia esperienza al Presidente della Repubblica scrivendogli una lettera e nel pomeriggio di martedì ho ricevuto la risposta dalla Segreteria della Presidenza della Repubblica. Una lettera in cui il capo del servizio mi esortava a portare avanti questa iniziativa e mi faceva i complimenti per la mia voglia di farla conoscere a più persone possibili. Sono orgoglioso di portare avanti questa battaglia anche per tutte le persone che soffrono di questa patologia e molte volte non hanno il coraggio di esporsi e di parlarne e condividerla con la società».

Dal Quirinale hanno sottolineato di trovare «altamente apprezzabile l'intento di estendere nel territorio la conoscenza più vasta possibile della malattia. È proprio questo uno dei casi in cui il divulgare, oltre che un atto di senso civico, è una manifestazione di generosità verso chi non sa o non si trova nelle condizioni di sapere». In conclusione dalla Presidenza esortano Giovanni a «portare avanti con energia la tua meritevole iniziativa».

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