Le reazioni
18.03.2024 - 15:54
L'ingresso dello stabilimento Reno De Medici di Villa Santa Lucia
La spada di Damocle che pendeva sulle trecento famiglie è stata abbattuta. E l'intero territorio, il giorno dopo la notizia del ritiro dei licenziamenti per i lavoratori della Reno De Medici, tira un sospiro di sollievo. Il primo ad intervenire è il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: «L'amministrazione regionale esprime soddisfazione per il ritiro dei licenziamenti della Reno De Medici e la riapertura della cartiera di Villa Santa Lucia, con l'avvio della produzione.
La positiva risoluzione della cartiera è stata possibile grazie all'ottimo lavoro svolto dal tavolo convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nel quale la Regione Lazio ha avuto un ruolo determinante. Si tratta di un'importante notizia per la salvaguardia del tessuto economico del territorio e dei livelli occupazionali, dando sicurezza ai lavoratori e alle loro famiglie».
Gli fanno eco i sindacati di nazionali di Slc-Cgil, Fstel-Cis, UilCom e Ugl chimici carta e stampa, che hanno relazionato sulle tappe che hanno portato al risultato: «L'amministratore delegato di RdM, Bianchi, dopo aver ripercorso brevemente la storia di questi ultimi due anni, che vedono la cartiera ferma dal luglio scorso per problemi amministrativi legati allo smaltimento delle acque con il depuratore consortile ed anche problematiche emerse per l'utilizzo dei fanghi primari all'interno del ciclo produttivo, procedimenti che hanno portato l'azienda all'avvio della procedura di cessazione di attività, nel ringraziare l'impegno di tutte le parti in causa, dai sindacati alle istituzioni ed in primis alla Regione Lazio, ha proseguito annunciando la scelta di ripartire con la produzione in questo sito. Il ministero, nella persona del dottor Castano, ha chiesto quindi cosa intendesse fare la RdM con la procedura di cessazione, se sospenderla o annullarla con il ritiro, caldeggiando la seconda ipotesi».
Le organizzazioni nazionali unitariamente hanno sottolineato «con forza la necessità di ritirare la procedura e con questa richiesta sono state concordi anche le istituzioni a livello locale e regionale. Assocarta ha inoltre fatto presente che unitamente alla regione Lazio è stato presentato un interpello al ministero dell'Ambiente sul tema in particolare sull'utilizzo dei fanghi primari all'interno delle cartiere». Soddisfazione espressa anche da Gianluca Quadrini, presidente del consiglio provinciale: «La riapertura e la produzione a pieno regime della Reno de Medici permetterà al territorio di guardare avanti garantire il benessere della comunità, creando le condizioni favorevoli per la crescita e la prosperità di tutti».
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