Spazio satira
Il caso
28.02.2024 - 18:00
Le auto parcheggiate sul marciapiede di corso della Repubblica
Il marciapiede è occupato ogni giorno dalle auto in sosta. Così l'ultimo tratto di corso della Repubblica diventa un pericolo per i pedoni, costretti a camminare lungo la strada insieme alle vetture in transito. È questa la situazione denunciata dal consigliere di opposizione del Polo Civico Claudio Caparrelli che proprio quella circostanza l'ha vissuta in prima persona. E pertanto ha deciso di mettere nero su bianco la questione indirizzando una lettera di diffida all'assessore alla polizia locale e al comandante.
«Il giorno 25 febbraio 2024, verso le 10.15, risalendo l'ultimo tratto di corso della Repubblica, scendevo dal marciapiede, in quanto impegnato, per tutta la sua larghezza, da un'autovettura che vi sostava indebitamente – si legge nella lettera inviata da Caparrelli – Contestualmente, sopraggiungeva, in direzione opposta alla mia, un altro veicolo, nonostante vigesse il divieto di circolazione».
Proprio il 25 febbraio si è svolta a Frosinone la seconda giornata di domenica ecologica con il blocco totale del traffico dalle 8 alle 18. Dunque anche al centro storico c'era il divieto di circolazione. «A causa della combinata violazione del codice della strada e dell'ordinanza comunale lo scrivente rischiava, evitandolo per poco, l'investimento ad opera della vettura in movimento – prosegue – La circostanza è notevolmente aggravata dal fatto che, sul marciapiede in questione, la sosta abusiva delle auto avviene, ogni giorno, con notevole frequenza, senza che le autorità competenti intervengano a reprimerla o, in qualsivoglia modo, a disincentivarla».
Poi conclude: «Diffido, pertanto, i soggetti in indirizzo a procedere affinché, per il futuro, nessun cittadino sia sottoposto al rischio di incidente stradale, perché costretto a lasciare il marciapiede occupato dai veicoli». Riflettori puntati, dunque, su una questione di sicurezza pubblica. Per questa volta, fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. Ma chissà in futuro, qualora la sosta selvaggia delle auto sul marciapiede dovesse persistere.
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