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La cerimonia

Cambio al comando, «Il 72° Stormo proiettato verso il futuro. Ovunque esso sia»

Ieri al Moscardini la cerimonia. Il colonello Alessandro FIorini subentra al comandante uscente Marco Boveri. L'aeroporto militare è ormai prossimo alla dismissione

Cambio al comando al 72º Stormo dell'Aeronautica militare. Il colonnello pilota Alessandro Fiorini subentra al comandante uscente colonnello pilota Marco Boveri. La cerimonia, che si è tenuta ieri nell'hangar "Pagano" dell'aeroporto militare "Girolamo Moscardini" di Frosinone, alla presenza delle autorità militari e civili, è stata presieduta dal generale di Squadra aerea Silvano Frigerio, comandante delle scuole dell'Aeronautica militare - 3ª Regione aerea di Bari.
Nel suo discorso di commiato il colonnello Boveri ha raccontato i suoi due anni al comando come un personale album di fotografie: «Le immagini più nitide – ha detto – sono le espressioni spesso stanche per il duro lavoro ma anche soddisfatte e felici dei nostri piloti istruttori dopo aver adempiuto al loro compito, quello di addestrare e formare nuovi piloti di elicottero. Sono trascorsi due anni intensi – ha aggiunto il comandante uscente – in cui abbiamo portato avanti lo spirito del 72º Stormo. E, nonostante il Covid e nonostante le avversità, abbiamo comunque raggiunto il nostro obiettivo. Devo ringraziare di questo – ha continuato – tutto il personale dello Stormo, che, nonostante ci sia in vista il trasferimento funzionale verso la base di Viterbo, ha saputo continuare con solerzia, capacità e professionalità il lavoro quotidiano, verso una nuova e più grande realtà che porterà lo Stormo a diventare da una scuola superiore a una università dell'ala rotante, in sinergia con l'Esercito, e quindi interforze, a guida Aeronautica».

Comprensibile pressione, ma anche tanto entusiasmo per il neo comandante di Stormo Fiorini, che si è detto felice di respirare un'aria di familiarità, avendo origini ciociare, e di accoglienza. «Con l'attività di comando di Stormo si hanno grosse responsabilità – ha sottolineato – perché con decisioni di qualsiasi genere si può incidere pesantemente sulle vite del personale. Bisogna, quindi, essere guidati innanzitutto da un forte senso di responsabilità e prima di esprimersi con eventuali decisioni bisogna sempre elaborare quali potrebbero essere gli effetti sul personale». E sul futuro dello Stormo, per il quale, come è noto, è previsto il trasferimento a Viterbo ha detto: «Il futuro deve essere necessariamente brillante e di successo ma c'è un presente da vivere in cui lo Stormo è comunque chiamato a onorare gli impegni che gli vengono affidati dall'Aeronautica e dal Paese. Quindi noi dobbiamo vivere questo presente per poi proiettarlo nel futuro, ovunque esso sia. Abbiamo questa grande responsabilità e il coraggio di fare in modo che qualsiasi sia la progettualità abbia successo, ovunque venga proiettata».

Si è trattato, dunque, con molta probabilità, dell'ultima cerimonia di avvicendamento al comando che ha visto protagonista il "Moscardini". Come hanno ricordato sia il generale Frigerio sia il comandante uscente Boveri e quello subentrante Fiorini, infatti, il trasferimento della scuola di volo da Frosinone a Viterbo non è in dubbio.
«Il percorso di trasferimento è avviato già da tempo – ha sottolineato il generale Frigerio – Si tratta di definire nel dettaglio un cronoprogramma che consenta di spostare il core business della base di Frosinone, che è l'addestramento al volo su elicotteri, garantendo la continuità sulla prossima sede, che sarà a Viterbo. Quando sarà verificata la possibilità di trasferimento senza soluzione di continuità si avvieranno tutte le procedure per farlo. Ci attendiamo che il trasferimento si possa avviare entro il biennio». E sulle sorti dell'aeroporto di Frosinone Frigerio ha parlato, senza mezze misure, di chiusura: «Non potrà essere chiuso immediatamente – ha spiegato – ma ci sarà un processo di dismissione che porterà nel tempo alla completa chiusura dell'aeroporto o, qualora ci fossero interessi di altri, si faranno dei piani per consentire loro un transito per l'utilizzo della base».

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