Spazio satira
Il caso
03.09.2022 - 14:00
Alessio D'Amato
L'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato è stato condannato a risarcire 275.000 euro di contributi regionali. A pubblicare la notizia, per primo, il Corriere della Sera. Il processo è stato celebrato davanti alla Corte dei Conti (collegio presieduto da Tommaso Miele) e ha riguardato uno spostamento di denaro avvenuto tra il 2005 e il 2008. D'Amato aveva ricevuto quei fondi regionali per la Fondazione italiana Amazzonia Onlus, di cui era presidente, ma per l'accusa quei soldi sarebbero stati usati non per l'associazione, ma a fini politici.
Ha scritto Il Corriere della Sera: «Quei soldi, secondo i giudici della Corte di Conti, anziché per le finalità proprie della onlus sarebbero stati "utilizzati indebitamente per finanziare l'attività politica della associazione Rosso-verde e del gruppo consiliare Ambiente e Lavoro, riconducibile a D'Amato", allora consigliere regionale». E ancora: «Quanto alla quantificazione del danno, sarebbe potuta essere superiore. Ma, come sottolineano i giudici contabili nelle 46 pagine del loro dispositivo, la Regione non si è mai effettivamente mossa per il risarcimento: "l'amministrazione danneggiata non ha posto in essere nell'ampio lasso temporale intercorso dall'emersione delle criticità iniziative volte a tentare il recupero delle somme illegittimamente corrisposte"». Ha detto Alessio D'Amato all'Adnkronos: «Apprendo dalla stampa, a cui è stata trasmessa prima che alle parti, della sentenza. La ritengo ingiusta ed ingiustificata e contro la quale sarà depositato immediatamente l'appello da parte degli avvocati Angelo Piazza e Gennaro Terracciano».
Aggiungendo: «Mi considero totalmente estraneo ai fatti risalenti ad oltre 15 anni fa, senza che peraltro sia stata fornita prova alcuna di un atto o fatto da me compiuto, rilevo che nonostante la procura regionale della Corte dei Conti per ben tre volte avesse aderito alle richieste procedurali dei miei difensori per ben tre volte e con motivazioni sorprendenti sono state respinte». Ha concluso D'Amato: «Sono assolutamente sereno e fiducioso nel giudizio di appello e continuo il mio lavoro al servizio dei cittadini».
Il consigliere regionale della Lega Daniele Giannini, membro della commissione sanità, chiede a D'Amato «di rispettare le istituzioni e di dimettersi».
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