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La storia

In Kenia per formare i bambini. Il grande esempio di Aurora

Don Tonino Antonetti rende pubblico il suo impegno. Aurora sta iniziando a muovere i primi passi come docente. «Era quello che sognava, con i primi guadagni è partita»

Un esempio per i giovani. Un'esperienza di crescita che sta regalando tanta gioia ad Aurora, 22 anni, di Ceccano. La sua è stata una scelta spontanea, ha contattato un'associazione di Milano e poco dopo ha raggiunto il Kenya. Lo ha fatto con la riservatezza che la contraddistingue, ma della sua esperienza ha voluto parlarne il suo parroco don Tonino Antonetti affinché l'esempio di Aurora possa essere seguito da tanti giovani.
Laureata in Scienze della formazione primaria, la giovane ceccanese sta formando i bambini in Kenya, dove presterà servizio per un mese.

«Aurora è andata in Kenya perché era un suo sogno e, dopo aver guadagnato i suoi primi stipendi, li ha voluti impiegare per andare proprio per intraprendere questa esperienza - racconta don Tonino - Ha scelto di partire con un'associazione di Milano, lì sta mettendo in pratica quello che, in realtà, è il frutto dei suoi studi. Questa idea è da sempre nei sogni di Aurora, e l'ha condivisa con la sua famiglia e con chi l'ha conosciuta».

Aurora sta iniziando a muovere i primi passi nel mondo della scuola come docente, insegna da qualche anno nella scuola Santa Giovanna Antida di Ceccano. «È una ragazza impegnata a tutto campo, soprattutto a livello sociale, nella nostra città ma anche nelle stesse parrocchie di Ceccano dove, da sempre, ha garantito la sua presenza - testimonia il parroco - Viene da una famiglia di maestri ed educatori perché ha preso quello che è il retaggio della mamma, un'insegnante, la maestra Pina, che da sempre si è distinta per la sua capacità di trasmettere valori culturali e umani ai suoi alunni».

Don Tonino tiene a sottolineare che quella di Aurora è stata una scelta libera, spontanea: «Non c'è stato l'intervento di nessuno, Aurora ha deciso di contattare questa associazione e di partire. Quello che più mi colpisce di tutto questo è il suo nascondimento perché nessuno sapeva che Aurora sarebbe partita e, per sua scelta, non sta pubblicizzando questa esperienza. Da parte nostra, invece, è doveroso farlo perché Aurora deve diventare un esempio e una testimonianza per tutti. Ecco perché io, come parroco, ho fatto un post sui social, non per un mio coinvolgimento in questa sua scelta, ma perché spero che tanti altri giovani prendano spunto dalla sua esperienza e non si lascino influenzare dai falsi miti che troviamo sui social, ma da ragazze vere e concrete come Aurora che possono veramente cambiare il mondo».

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