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Dal pontino

Orrore in casa: madre picchiata e lasciata morire dal figlio in mezzo a feci e vomito

L'uomo era stato in carcere per maltrattamenti contro la donna: scarcerato torna a casa e ricomincia con le violenze. La donna non poteva né reagire né chiedere aiuto

Finisce in manette, con l'accusa di omicidio, Alfredo Lancia, arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri di Sabaudia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Latina, a seguito delle indagini svolte sotto la direzione del procuratore aggiunto Carlo Lasperanza, in esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip, Giorgia Castriota.

A carico dell'uomo sono stati riconosciuti sussistenti e gravi indizi di colpevolezza per il reato di omicidio, come conseguenza dei maltrattamenti subiti dalla vittima, ossia la madre, Filomena Cocuzza. L'indagato è risultato essere tossicodipendente, già condannato in via definitiva per maltrattamenti nei confronti della madre, era stato scarcerato per inefficacia sopravvenuta della misura allora in atto, e ha fatto ritorno presso la sua abitazione. 

L'uomo ha iniziato maltrattare fisicamente e psicologicamente la donna, già in condizione di grave disabilità e che quindi non poteva né opporsi né chiedere aiuto, essendo stata isolata da ogni persona

La ricostruzione del medico legale ha permesso di appurare che i continui maltrattamenti verbali e fisici, associati al totale stato di abbandono fisico e morale della madre, che è stata ritrovata dal personale del 118 ricoperta da feci, vomito e formiche, malnutrita e con gravi lesioni e piaghe da decubito, in quadro clinico-sanitario di assoluta gravità che ha rapidamente portato la donna alla morte.

L'arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito presso il carcere  di Regina Coeli, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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