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Il report

Imprese trainate dal superbonus: l'analisi della Camera di Commercio

Rispetto al periodo pre-Covid costruzioni e settore turistico a gonfie vele. Nel basso Lazio sprint significativo per le attività alberghiere e della ristorazione

Dopo i mesi bui del lockdown, l'economia, anche quella Ciociaria, mostra forti segnali di ripresa. Una crescita, rispetto ai livelli precedenti alla pandemia, certificata anche dalla Camera di commercio di Frosinone e Latina, presieduta da Giovanni Acampora.

Si evidenzia, in modo particolare, un saldo attivo nel terzo trimestre 2021 tra iscrizioni e cancellazioni delle imprese. A trainare la ripartenza ci sono le costruzioni che sfruttano l'onda lunga del superbonus, mentre effetti positivi si evidenziano anche nei settori della ristorazione e alberghiero, con la ritrovata libertà di movimento, e anche del commercio.

Nel report della Camera di commercio, basato su elaborazioni di Osserfare su dati Movimprese, si osserva che «alla crescita inconsueta in serie storica registrata in apertura d'anno, cui è seguito un secondo trimestre all'insegna di un ulteriore deciso avanzo, nel corso dell'estate si mantiene la velocità di crociera superiore al periodo pre-covid, atteso che il confronto con le cifre riferite all'analogo periodo dello scorso anno è penalizzato dalle "distorsioni" numeriche connesse alle riaperture».

Nello studio della Camera di commercio si legge che «gli esiti algebrici riferiti alla terza porzione d'anno restituiscono su scala nazionale oltre 62.000 unità aggiuntive, in leggera flessione rispetto all'analogo periodo pre-covid (-7%); il segnale più significativo dell'estate appena trascorsa è l'ulteriore deciso contenimento delle cessazioni, che si riduco di un quarto rispetto all'estate 2019, ad indicare la complessiva tenuta della base imprenditoriale esistente ed il perdurare della "discontinuità virale" in corso con la pandemia, mantenendosi le chiusure su valori minimi in serie storica, grazie anche alla recente proroga delle moratorie sui prestiti fino a fine anno, seppur limitata alla sola quota capitale. Il che genera una dinamica di crescita che su scala nazionale perde solo tre centesimi di punto in termini tendenziali (con un rimbalzo significativo rispetto al +0,23% dell'analogo periodo pre-covid, +60% in termini percentuali), per una redistribuzione geografica dei saldi che mostra una minore dispersione dei valori regionali e che vede tornare il Lazio al primo posto nella graduatoria (+0,49%, a fronte del +0,36% nazionale), seguita da tre regioni del sud, dove la componente turistico-ricettiva ha un peso significativo».

Dando uno sguardo sul basso Lazio, «il bilancio nei territori di Frosinone e Latina è positivo per 412 imprese (in leggero rallentamento rispetto alle 466 aggiuntive del terzo trimestre dello scorso anno) e mostra una decisa accelerazione rispetto all'analogo periodo pre-covid (+271 unità il saldo riferito al terzo trimestre 2019). A sostenere le dinamiche espansive in primis le costruzioni, in ulteriore accelerazione grazie alla spinta dei bonus e superbonus; le attività turistico-ricettive mostrano uno sprint significativo soprattutto nei territori di Frosinone e Latina, mentre il commercio difende le posizioni rispetto ai valori pre-covid».

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