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Covid e vaccini, Moderna guarda all'Italia...E Anagni spera

Anche Moderna potrebbe scegliere la città dei Papi per la ricerca e produzione di vaccini. Le aziende locali già impegnate nel settore hanno dimostrato grandi capacità

Anche Moderna potrebbe scegliere Anagni per la ricerca e produzione di vaccini. Il ministro per lo Sviluppo Economico, il leghista Giancarlo Giorgetti, s'è recato nella sede di Moderna, l'azienda produttrice del vaccino, portando a casa l'impegno dell'azienda a realizzare in Italia, a Monza o ad Anagni, una sede per la ricerca e la produzione del loro prodotto di punta.

L'Agenzia europea del farmaco sta valutando l'uso di una terza dose di richiamo di Spikevax da somministrare almeno 6 mesi dopo la seconda dose.
Il comitato per i farmaci umani dell'EMA (CHMP) starebbe per effettuare una valutazione accelerata dei dati presentati dalla società che commercializza Spikevax (Moderna), compresi i risultati di uno studio clinico in corso.

Addirittura, lo sbarco in Italia di Moderna vedrà nascere non una partnership ma un vero e proprio polo multifunzionale. L'azienda di Cambridge, Massachusetts, avrebbe in animo la creazione di un laboratorio per la ricerca avanzata e, appunto, reparti di produzione di vaccino. L'Italia potrebbe recuperare finalmente le occasioni perdute nel corso del 2020, quando fu la Svizzera ad accogliere Moderna.

A causa della pandemia, il settore farmaceutico rappresenta uno dei filoni scientifici e tecnologici più innovativi e promettenti, e le aziende anagnine già impegnate nel settore hanno dimostrato capacità e disponibilità. Soprattutto la Catalent, che ha potuto e continua a contare sulla collaborazione degli enti locali che si mostrano sensibili verso le esigenze industriali, tanto da usare evidente elasticità nei riguardi di chi investe e promette occupazione.

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