La vicenda
28.08.2021 - 11:00
«Sono stata aggredita e derubata di soldi e del bancomat dal mio compagno». Questa la frase ripetuta in diverse telefonate fatte al 112 da una donna. Donna che però ad ogni chiamata forniva una versione dei fatti diversa e false generalità al fine di non essere identificata.
I carabinieri hanno subito avviato tutti gli accertamenti del caso, scoprendo che quanto denunciato nelle numerose telefonate non corrispondeva al vero.
La ricostruzione
In ogni telefonata forniva un nome diverso, una versione nuova e diceva di trovarsi in luoghi ogni volta differenti. Sosteneva di essere stata aggredita dal compagno e che lo stesso le aveva rubato i soldi e il bancomat. Nelle successive telefonate, a seguito anche del riscontro eseguito dall'operatore della centrale operativa che ha risposto alle chiamate, si è appurato che la donna nel corso delle richieste di intervento, cambiava la versione dei fatti e forniva delle false generalità al fine di non essere identificata.
L'immediata attività d'indagine e i successivi riscontri eseguiti dai carabinieri della locale stazione, coordinati dal comandante Giovanni Franzese, hanno permesso di arrivare all'identificazione della donna.
Pertanto nei suoi confronti è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone poiché è stato accertato dagli uomini dell'Arma che le richieste di intervento, il furto e l'aggressione erano del tutto infondate e, nel contempo, la stessa non aveva fornito le motivazioni che l'hanno spinta a compiere l'illegale condotta. La trentenne, come detto, deve rispondere di procurato allarme, simulazione di reato e false dichiarazioni all'autorità.
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