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Operazione "Anni 2000"

Associazione mafiosa e narcotraffico: scarcerato il 27enne Adolfo Pandolfo

Il Gip del Tribunale di Roma, Massimo Marasca, ha concesso i domiciliari con braccialetto elettronico per il Pandolfo, accogliendo le richieste dei difensori

Adolfo Pandolfo, il ventisettenne di Castelforte arrestato nell'ambito dell'inchiesta Anni 2000, torna a casa. I legali dell'indagato, gli avvocati Enrico Mastantuono e Mariano Giuliano hanno ottenuto una misura meno afflittiva per il loro assistito, che ha lasciato il carcere di Poggioreale. Il Gip del Tribunale di Roma, Massimo Marasca, ha concesso i domiciliari con braccialetto elettronico per il Pandolfo, accogliendo le richieste dei difensori, i quali hanno fatto presente che l'8 luglio scorso la Cassazione ha annullato l'ordinanza della misura riguardante il reato associativo, rinviando al tribunale di Roma per un nuovo esame.

Nel gennaio scorso, infatti, al Pandolfo era stata applicata la custodia cautelare in carcere per il delitto associativo in materia di stupefacenti e per delitti relativi al narcotraffico. Il giudice, inoltre, motiva la sua decisione con il fatto che ancora non sono note le ragioni che hanno indotto la Cassazione ad annullare l'ordinanza applicativa della misura e che i delitti di cui l'indagato si è reso responsabile e per i quali non vi è stato annullamento, riguardano una serie di cessioni di droga. Inoltre i difensori del Pandolfo, in carcere dal 26 gennaio scorso, hanno fatto presente che l'indagato è affetto da una patologia che è incompatibile con il regime carcerario.

Per questi motivi il giudice, fermi restando i gravi indizi di reato, ha ritenuto che le esigenze cautelari residue possano essere adeguatamente soddisfatte anche con gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Quindi da ieri il ventisettenne è stato scarcerato ed ha potuto raggiungere la propria abitazione dove si trova agli arresti domiciliari. L'inchiesta Anni 2000, come si ricorderà, ha fatto registrare l'arresto da parte dei Carabinieri di diciannove persone, accusate a vario titolo di associazione mafiosa e associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico oltre ad alcuni altri reati nelle zone comprese tra Santi Cosma e Damiano, Castelforte e Minturno.

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