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L'emozione

Mattarella e la spada di S. Vittore: esposta alle scuderie del Quirinale

È l'oggetto più antico su cui è incisa la parola “Roma”, per due millenni è rimasta sepolta nel Cassinate. Tra i primi visitatori proprio il presidente della Repubblica

È l'oggetto più antico su cui è incisa la parola "Roma", per due millenni è rimasta sepolta nelle viscere della terra a San Vittore del Lazio, ed ora affascina il presidente Mattarella. La spada di Trebio Pomponio, meglio conosciuta come la Spada di San Vittore da ieri è esposta alle scuderie del Quirinale, nell'ambito della mostra temporanea "Tota Italia" dedicata alla nascita dell'Italia Augustea.

Tra i primi visitatori proprio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro della Cultura Dario Franceschini. Il reperto arriva dal Museo Carrettoni di Cassino, dove è custodito.

«Questo a dimostrazione del grande valore che ricopre il museo archeologico Carrettoni che grazie alla Spada, ritrovata dall'esperto di archeologia Dante Sacco da più di qualche anno proprio a San Vittore, insieme a tantissimi altri meravigliosi reperti si erge sempre più come punto centrale nel panorama culturale del Lazio Meridionale - conclude Danilo Grossi.

Un po' di storia
La Spada per millenni è rimasta sepolta nel Cassinate.
Oltre a rappresentare un unicum epigrafico, conserva anche la cosiddetta stella di Alessandro Magno.
Si tratta di un'arma in ferro di tipo Lateniano datata alla fine del IV secolo a.C. lasciata probabilmente da un soldato, dopo averla piegata, nel santuario di pendio del Fondo Decina in segno di devozione alle divinità tutelari del luogo.

«Per tutti coloro che amano la cultura e l'archeologia, questo è un momento davvero altissimo, una grande occasione per il Carettoni - ha affermato il neo direttore del museo, Marco Musmeci - Ci sarà una grande attenzione nazionale ed internazionale su un reperto di grande valore storico».

Tanti i pezzi di storia del territorio conservati nel museo.
«Oltre alla spada, alla Tomba di Ummidia Quadratilla, l'Anfiteatro romano, la via Latina, ospitiamo altri importantissimi pezzi all'interno del Museo - evidenzia il direttore Musmeci - come per esempio l'Atleta di Cassino giunto a Cassino in occasione degli scorsi campionati universitari, oppure il Letto funerario di Aquinum insieme a tante altre meraviglie. Opere di grande valore che aiuteranno al rilancio di questo luogo centrale per lo sviluppo culturale di Cassino».

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