La vicenda
12.07.2020 - 14:00
Immagine generica
Liti d'inizio estate. Statisticamente sono in aumento le discussioni durante la stagione calda, soprattutto tra le mura domestiche e in special modo nei condomini.
La ricostruzione
Un cinquantenne del posto che vive da solo, forse snervato o magari scandalizzato per i rumori e dai gemiti e l'ansimare provenienti dall'appartamento vicino, durante il rapporto sessuale tra una coppia di conviventi, con molta probabilità è uscito dai gangheri manifestando una energica reazione e accusando i due amanti focosi.
L'uomo infastidito ha infatti incominciato ad inveire ad alta voce contro i due innamorati della porta accanto e prima che accadesse il peggio qualcuno ha chiamato i carabinieri. Molto probabilmente è grazie all'intervento dei militari se non si è andati oltre la discussione e poi tutto è tornato nella normalità.
Il cinquantenne si è giustificato per il suo scatto d'ira, poiché essendo una persona profondamente religiosa, si è sentito disturbato evidentemente giacché i vicini di casa, essendo conviventi e non coniugati, non possono avere, a suo modo di vedere, rapporti sessuali al di fuori dell'unione matrimoniale, rifacendosi al dettame cattolico dei dieci comandamenti (infatti il sesto comandamento recita: non commettere atti impuri), che sicuramente l'inquilino modello rispetta alla lettera da buon cristiano.
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