Spazio satira
L'analisi
01.12.2023 - 14:26
"Attenzione zona Collecedro suv con uomini stranieri", "Attenzione ladri in giro in via Appia", "Non è giusto, non si può essere mai tranquilli nemmeno a casa propria". "Fate attenzione. In giro persone sospette"; "Allerta in zona Cerro, varie segnalazioni"; "Siamo stanchi di non dormire sereni"; "A chi hanno rubato? La via precisa?"...
Infinite domande e segnalazioni dai cittadini, specie delle zone di campagna, su Facebook o sui gruppi Whatsapp creati per tenersi tutti in contatto. Un contatto continuo con doppia finalità, tenersi informati e scambiarsi targhe e unirsi per superare il terrore dei ladri. Perché di terrore si parla. Specie in un periodo in cui i malviventi sono particolarmente scatenati dopo il lungo lockdown. E, nello stesso periodo, molta gente ha sudato sette camicie per sbarcare il lunario tra lavori fermi, cig e difficoltà varie. Ora che faticosamente si è rimessa in moto la macchina economica, ognuno vive il proprio post-fase1, tra mille difficoltà. I "tesori" di casa, grandi e piccoli, vengono custoditi gelosamente come pure la propria abitazione resta sempre un luogo inviolabile, un rifugio, un terreno dove abita la serenità e la sicurezza, inviolabile.
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Ma i furti a tutte le ore, nel Cassinate come altrove, sono la spina nel fianco di ognuno, da invulnerabili nel proprio habitat ci si sente vulnerabili. Ed esposti a pericoli. Che siano auto nel giardino oppure oggetti preziosi o tecnologici in casa, la sostanza non cambia. Come pure i tanti tentativi perpetrati spaventano, episodi mal riusciti anche grazie ai carabinieri che presidiano il territorio senza alcuna sosta, ovunque e a tutte le ore. Ma resta il problema. E il terrore permette di dormire con un'occhio aperto verso i rumori e pure i social e uno chiuso per dormire.
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