Spazio satira
Operazione "Amnesia"
04.06.2020 - 11:30
Il profilo criminale e la pericolosità degli indiziati emergeva anche dai sistematici accorgimenti adottati per eludere i controlli da parte delle forze dell'ordine; il trasporto dello stupefacente, quando si trattava di ingenti quantitativi, avveniva con una staffetta di due auto di cui una precedeva la seconda per avvisare di eventuali posti di blocco, venivano utilizzati anche mezzi pubblici per confondersi con i passeggeri e cambiato spesso il luogo degli appuntamenti, oppure a luoghi convenzionali erano assegnavano nomi in codice sempre diversi, per confondere chi eventualmente li stesse intercettando.
«Centinaia sono stati gli episodi che hanno visto quali protagonisti gli indagati nell'acquisto, trasporto, detenzione e vendita di stupefacenti di ogni tipo, in genere hashish e marijuana ma anche cocaina - ha sottolineato il comandante Angelo Pizzotti - Gli spostamenti avvenivano anche in treno per evitare i controlli. Gli incontri avvenivano anche nelle stazioni di Castro dei Volsci-Pofi e Ceccano. Un fenomeno che ha interessato gran parte della provincia, arrivando anche in piccoli centri.
I reati sono stati commessi sia autonomamente dai singoli indagati che "in concorso" e le zone d'azione abbracciavano sia i comuni della provincia, quali Alatri, Ferentino, Pontecorvo, Cassino, Arnara, Castro dei Volsci, Pofi, Ceccano, Ripi, Colfelice, San Giovanni Incarico, Arce e Ceprano, che quelli della zona sud di Roma, Olevano Romano (RM), nonché Cercola e Casoria (NA)». Per nascondere la droga si utilizzavano anche sacchi o nascondigli come buche ricavate in campagna, sotterrati spesso in terreni di inconsapevoli vicini di casa. Blitz ieri anche in un casolare in via America Latina.
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