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Il giallo

Trovata morta nel Garigliano: il caso resta avvolto nel mistero

Nel mirino degli inquirenti c'è un imprenditore agricolo per il quale la donna avrebbe lavorato. La straniera potrebbe essere stata uccisa per il furto di una gallina

Dopo quasi otto mesi dal ritrovamento è stato dato l'ok alla sepoltura di Verginica Vinatoru, la romena di cinquantuno anni trovata morta nel fiume Garigliano il dieci ottobre scorso. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, competente in quanto il corpo è stato rinvenuto sulla sponda casertana del fiume aurunco, ha concesso l'autorizzazione alla tumulazione nel cimitero di Sessa Aurunca, in quanto i familiari della romena, contattati dall'Ambasciata, hanno riferito di non avere i fondi necessari per rimpatriare il corpo.

Dunque la Procura sammaritana ha disposto la tumulazione della donna, che sarà a carico del Comune sessano. Il caso della morte della donna è tuttora avvolto nel mistero, anche se, come già riferito in passato, la magistratura casertana sta portando avanti la tesi dell'omicidio. E nel mirino degli inquirenti c'è un imprenditore agricolo di Minturno, per il quale la donna avrebbe lavorato. La straniera potrebbe essere stata uccisa per il furto di una gallina all'interno della fattoria, dove la donna, sembra avesse lavorato.

Lo stesso imprenditore pontino, secondo indiscrezioni, avrebbe sorpreso la cinquantunenne a rubare e l'avrebbe colpita con un bastone alla testa. Da una prima ricostruzione la donna perse i sensi e, una volta ripresasi, dovette far ricorso alle cure ospedaliere, dopo le quali presentò una denuncia; e per quell'episodio l'imprenditore pontino dovrà risponderne in tribunale.
Pochi giorni dopo la donna scomparve e fu ritrovata in acqua sulla riva casertana del fiume Garigliano. C'è un collegamento tra la denuncia e la morte della Vinatoru? Un interrogativo che gli inquirenti stanno cercando di chiarire.

Non ci sono atti ufficiali, per ora, nei confronti dell'uomo, ma non è escluso che possano esserci degli sviluppi nei prossimi giorni. Per il momento tutta la vicenda è circondata dal riserbo degli inquirenti, i quali stanno raccogliendo altri elementi. E le indagini non sono state per nulla facili, visto che nessuno ha denunciato la scomparsa della donna, che è stata identificata grazie alle impronte digitali in possesso delle forze dell'ordine, in quanto schedata per alcuni furti messi a segno. Per circa un mese e mezzo gli investigatori hanno cercato di risalire alla identità della donna, trovata priva di vita dal titolare di un pontile, nei pressi della sponda casertana del fiume Garigliano. I Carabinieri sessani, poi, hanno raccolto altri indizi, che li hanno portati sulle tracce del presunto responsabile, che deve rispondere di omicidio, ma anche di soppressione di cadavere.

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