L'evento
05.03.2018 - 14:00
Guillermo Del Toro con i due Oscar conquistati
Grandi soprese la notte degli Oscar non le ha mai regalate in fondo e anche quest'anno le previsioni della vigilia sono state largamente rispettate. La favola del messicano Guillermo Del Toro "TheShape of Water - La forma dell'acqua" (Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia nel 2017) porta a casa il premio Oscar come miglior film e miglior regista, per un totale di quattro Premi (anche per la colonna sonora ela scenografia) su ben tredici nomination. Un Del Toro commosso, nel suo discorso di ringraziamento, ha citato due maestri come Steven Spielberg e Douglas Sirk, dedicando il premio ai giovani cineasti "perché credano che anche con il fantasy si possa raccontare la realtà". Consacrazione prevista da tempo per la straordinaria interpretazione in "L'ora più buia" nel ruolo di Winston Churchill, per il miglior attore protagonista Gary Oldman. Ovviamente anche qui non si poteva non premiare il trucco di Oldman, per la sua notevole trasformazione nel cancelliere, merito di KazuhiroTsuji, David Malinowski e Lucy Sibbick.Altra certezza il Premio alla migliore attrice, che è andato alla straordinaria FrancesMcDormand (al secondo Oscar dopo quello per "Fargo") per il film "Tre manifesti a Ebbing, Missouri", che si aggiudica la statuetta ancheper il miglior attore non protagonista, Sam Rockwell. Miglior attrice non protagonista, infine, AllisonJanney, in "Tonya", il film sulla pattinatrice TonyaHarding. Miglior film straniero al cileno "Una donna fantastica" del regista Sebastián Lelio. Dopo tredici nomination andate a vuoto, finalmente un Maestro della luce come l'autore della fotografia RogerDeakins, si aggiudica l'ambito riconoscimento per il magnifico lavoro in "BladeRunner 2049". Veniamo all'Italia. Con il premio alla Miglior sceneggiatura non originaleper il film di Luca Guadagnino "Chiamami con il tuo nome" è arrivato il riconoscimento che molti speravano, anche se in realtà a vincerlo non è un italiano, ma lo statunitenseJames Ivory ("Camera con vista", "Casa Howard", "Quel che resta del giorno"), che a 89 anni, è diventato il più vecchio vincitore di un Oscar competitivo. Nulla da fare per le altre tre nomination (miglior film, attore protagonista e canzone) che il film di Guadagnino aveva ottenuto. Altra nomination che non si è tramutata in vittoria, quella per la triestina Alessandra Querzola, candidata nella categoria Miglior scenografia (insieme a Dennis Gassner) per "BladeRunner 2049".
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