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Tutti pazzi per il jazz: su Netflix il capolavoro di Damien Chazelle “Whiplash”

La passione per la musica, i sacrifici e il rapporto tra maestro e allievo. Una pellicola da non perdere assolutamente. Grandissima prova di Miles Teller e J. K. Simmons

Nell'epoca dei giovani prodigi tra i registi di Hollywood, ce n'è uno che sembra aver intenzione di ridefinire questo ruolo. Se a trentacinque anni puoi già vantare candidature e vittorie in ambiti come Golden Globe e premi Oscar, è probabile che la definizione di giovane prodigio ti calzi a pennello. Signore e signori, ecco a voi Damien Chazelle. Il jazz è da sempre considerato un genere elitario tra i vari stili musicali per la sua complessità e per la sua diffusione in ambiti culturalmente più raccolti. Era proprio a causa di questa barriera che con l'arrivo di Whiplash nelle sale c'è stato un po'di scetticismo da parte del grande pubblico.

Una volta seduti in sala, tuttavia, è stato chiaro fin da subito che ciò a cui stavamo assistendo era opera di qualcuno che aveva davvero molto da dire e, soprattutto, sapeva come dirlo al grande pubblico.
Andrew Neiman è un ragazzo devoto alla batteria.
Passa tutto il tempo a sua disposizione ad esercitarsi per entrare a far parte della prestigiosa orchestra diretta dal sergente di ferro Terence Fletcher. Una serie di circostanze fortunate, unite alla grande preparazione del giovane, lo portano a confrontarsi, finalmente, con il professore.

Quello che sembrava iniziare comeun rapporto idilliaco si rivelerà un esercizio logorante per il fisico e la mente dell'aspirante batterista jazz, portandolo a dubitare della sua stessa passione. Il film è un inno alla passione per la musica, con tutti i suoi pregi e difetti. Non viene risparmiata neanche un'inquadratura sulle ferite delle mani dovute alla fatica e al grandeesercizio, ma questo, con la mimica facciale, i gesti e la postura del corpo è frutto di grande consapevolezza in materia. Un dramma musicale in quattro quarti che assume i toni di un romanzo di formazione durante il quale il protagonista è costretto a superare mille peripezie per raggiungere un obiettivo.

Opera prima, tratta dall'omonimo cortometraggio, che ha mostrato le capacità di lettura dell'immagine e gestione del ritmo di un regista che, solamente tre anni dopo ha conquistato l'Oscar con La La Land, altro inno musicale. Il più giovane vincitore del riconoscimento ai registi che ha, dispiegata davanti a sé, una carriera luminosa. Miles Teller e J. K. Simmons mettono in campo una prova gargantuesca, sorreggendo quasi da soli il ritmo del film. Da non perdere, su Netflix.

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