Crolla l’affluenza al secondo turno delle elezioni amministrative. Alle ore 19 a Cassino aveva votato solo il 42,40% degli aventi diritto, mentre al primo turno la percentuale alla stessa ora era stata del 55,84%. Con un - 13,44%. Eppure, nonostante questo, nei seggi di via Arigni e in quello della zona San Silvestro hanno fatto capolino tre votanti "eccellenti": una coppia di neo sposi (lei ancora in abito bianco) e la "primula rossa", ormai irraggiungibile, (dom) Pietro Vittorelli. In abito non casual, bensì "d'ordinanza". 

Potete immaginare lo stupore dei presenti quando nel seggio di via Arigni sono entrati due neo sposi di Cassino, Irene e il suo (appena) consorte, che dall'altare hanno deciso di rivendicare il diritto al voto e il suo supremo valore. E per farlo, prima di raggiungere il ristorante, hanno deciso di fare il loro ingresso con tanto di vestito impeccabile e di velo bianco. Una emozione unica, che ha meritato di essere immortalata. 

Ma ancor più sorprendente è stato l'ingresso al seggio di San Silvestro di Pietro Vittorelli (il dom) scomparso dalle scene dopo l'inchiesta che lo ha travolto. E' entrato non in abito talare, ma vestito pur sempre di nero, con collarino ecclesiastico e crocifisso ben in vista. Ovvia la reazione di stupore di tutti i presenti. Nessuna meraviglia, invece: il diritto al voto è...sacrosanto.