Le avverse condizioni meteorologiche non arrestano l'entusiasmo e la voglia di partecipare delle famiglie e così anche la 26esima edizione dell'evento va in archivio con successo. Con meno partecipanti rispetto agli scorsi anni – a causa, appunto, della pioggia e dello slittamento della data dal 25 aprile al 15 maggio – ma con un maratoneta che ha entusiasmato tutti. Con la pettorina numero uno il piccolo Luca di Cervaro, che già lo scorso 10 aprile ha commosso tutta Italia con la sua tenacia percorrendo i 42 chilometri della maratona di Roma, ha bissato la performance. E le emozioni dei suoi genitori e di tutti i partecipanti. Luca ha quasi dieci anni ed ha iniziato a combattere sin da quando è nato, a 34 settimane. La sua forza e la voglia di vincere lo hanno condotto a superare prove difficilissime. E' venuto alla luce il 19 gennaio 2006 al Policlinico Agostino Gemelli di Roma a 34 settimane di gestazione con una grave idrocefalia triventricolare postemorragica. Ma ora Luca ha lanciato una sfida al mondo: insieme si possono fare tanti passi e raggiungere i propri traguardi. Grandi e piccoli: basta non arrendersi mai. Al suo fianco oltre ai suoi genitori, il sindaco di Cassino Petrarcone, il rettore dell'Università Giovanni Betta, il presidente della Banca Popolare del Cassinate Donato Formisano, gli assessori Costa e Grossi e, ovviamente, l'organizzatore della kermesse che da oltre mezzo secolo il giorno della Liberazione porta in piazza circa 5.000 persone: il presidente del Cus Cassino Carmine Calce. «È bello vedere le famiglie che partecipano con tale entusiasmo all’evento che ormai è diventato un appuntamento irrinunciabile. Come sempre la maratona non è solo l’occasione per ritrovarsi, ma c’è anche qualcosa in più: vivere lo sport come una realtà che può aiutare noi stessi» ha spiegato il dinamico presidente del Centro Universitario Sportivo. Ironico il rettore Betta: “Sono al mio esordio alla maratona e il meteo non ci aiuta. Non vorrei che portassi sfortuna”. Il sindaco Petrarcone, pettorina numero due, ha riservato invece un plauso alle famiglie che con i loro piccoli hanno sfidato la pioggia e hanno indossato tuta e scarpette per partecipare alla kermesse. Sempre sensibile agli eventi di natura sportiva e sociale la Bpc, main sponsor dell'evento, che ha presenziato con il presidente Donato Formisano. Il Cus con il presidente Calce ha dimostrato che il centro universitario, oltre a praticare le discipline sportive, è attivo anche nel sociale. L'anteprima della corsa si è infatti svolta nel carcere San Domenico con circa 70 detenuti. “Facciamo fiorire la pace nella città per il mondo” è da 25 anni lo slogan della maratona di primavera. “E la pace, come lo sport – ha sottolineato Calce - si inizia a praticare in casa. Lo sport si rivela, senza dubbio, un metodo molto efficace per conseguire la pace, perché va oltre qualsiasi differenza di lingua, razza, religione o opinione politica. È stata difatti l’ennesima dimostrazione del nostro modo di intendere lo sport: vincere nella vita, prim’ancora che sul campo. Per questo organizziamo il “Mennea day” dando la possibilità ai bambini di partecipare, la maratona di primavera – che è rivolta alle famiglie, prim’ancora che agli atleti – e le trasferte in giro per l’Europa con i nostri studenti ogni qualvolta c’è una mezza maratona”. Anche questa edizione della maratona di primavera va in archivio con successo: con un insolito numero di partecipanti, ma con lo stesso entusiasmo di sempre.