Dapprima ha iniziato a calciare per le strade della sua Alessandria, poi nel campetto dell’oratorio don Bosco. Fino al momento in cui qualcuno lo ha scoperto. Inizia dal basso la storia di un campione che ha scritto pagine memorabili. Gianni Rivera si racconta. E lo fa a Cassino, grazie all'invito del Rotary club.
La sua autobiografia è un "libro di vita" ma anche un libro di storia.
I ricordi di famiglia, le foto, i filmati, i suoi scritti. Un lavoro corposo per raccontare la storia passata e quella presente.
Tanto materiale, tantissimo per imbastire 530 pagine insieme alla moglie e al papà per creare un’opera unica. Fatta in famiglia e di famiglia. È la prima e unica autobiografia di Gianni Rivera. Un pezzo di vita, la sua e quella degli italiani. E ieri la sua presentazione ha entusiasmato i presenti. Un campione e un modello per tutti. Per questi tratti distintivi il Rotary club ha voluto invitarlo a Cassino. «Per tutti è un esempio - ha dichiarato il presidente del Rotary club Sergio Ricciuti - e uno stimolo a impegnarsi con tenacia. Lo abbiamo voluto con noi affinché i nostri giovani possano ispirarsi a modelli che partono dallo sport e continuano con l’impegno sociale». Un’iniziativa che ha attirato un numero enorme di partecipanti. La sala era gremita, tanta la curiosità e l’attaccamento al primo “pallore d’oro” del Belpaese. Ha unito i cuori degli italiani in un unico battito, soprattutto con il suo strepitoso gol del 4-3 contro la Germania. Un simbolo, più che un ricordo, della storia calcistica. 

Tanti aneddoti nell'intervista in uscita nell'edizione di oggi

Foto Alberto Ceccon