Sono stati riconsegnati ieri nelle mani di don Salvatore e di don Benedetto gli oggetti sacri sottratti negli ultimi mesi da un trentacinquenne del Cassinate, poi denunciato. Un gesto, quello della polizia del Commissariato di Cassino, carico di un evidente simbolismo. 

«Ci tenevamo moltissimo a riconsegnare questi oggetti ai fedeli, oggetti dall’elevato valore sacro - ha dichiarato durante la restituzione della refurtiva ai parroci il commissario capo di Cassino, Nicola Donadio - Gli agenti sono stati tempestivi, sentendo come propria la necessità di raggiungere il risultato conseguito in tempi oltremodo rapidi. L’attività investigativa è stata mirata, rientrando nel più vasto servizio di controllo del territorio attivato grazie alla cabina di regia della questura di Frosinone, come fortemente voluto dal dottor Santarelli, convinto della necessità di entrare nelle differenti dinamiche territoriali, soprattutto in un periodo come questo in cui vi è un forte aumento dei reati predatori». Evidente la commozione di don Salvatore e di don Benedetto.

Mancano, ancora, la caraffa in argento (dalla chiesa Madre) e una spada nonchè l’elmetto di San Vittore, a cui i fedeli della comunità sanvittorese sono molto legati. Indagini serrate per recuperare anche gli ultimi oggetti sacri trafugati nelle chiese.Â