Novantaquattro piante di marijuana coltivate in un campo abilmente occultate tra il mais e i castagneti, sono state scoperte dai finanzieri in un terreno a Valmontone, altre 70 piante sono state rinvenute all'interno di una abitazione appese al soffitto di un locale adibito ad essiccatoio, 5 Kg di sostanza completamente essiccata in parte già confezionata e altri 35 kg a parte, per un valore totale di circa 350 mila euro. Arrestati i coniugi di 64 e 44 anni.

I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Colleferro sono stati impegnati, nei primi mesi dell’anno, in controlli a tappeto sull’intero territorio di competenza nell’ambito delle iniziative programmate dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, mirate al contrasto ed alla prevenzione dell’illecita produzione e vendita di sostanze stupefacenti e psicotrope.

Le Fiamme Gialle della Compagnia cittadina, all’esito di apposita attività info-investigativa, hanno individuato nel comune di Valmontone abilmente occultata in un campo interamente ricoperto da mais e castagneti, una piantagione di marijuana composta da 94 piante, taluna anche della dimensione di circa 3 mt. di altezza, già tagliate e predisposte per il trasferimento in altro luogo per subire la successiva fase di essiccamento. Nella circostanza, i militari, a seguito della scoperta di un articolato sistema idrico collegato ad un tubo interrato che originava da un immobile sito a circa 100 mt di distanza, sono riusciti a rintracciare i coniugi ivi residenti. All’interno della predetta abitazione, immediatamente perquisita, gli investigatori si sono imbattuti in un’illecita attività finalizzata alla produzione e vendita della marijuana coltivata. Ingenti quantitativi di stupefacente sono stati rinvenuti in locali separati, ciascuno dei quali destinato alle differenti fasi della criminosa attività: dalle nr. 70 piante appese al soffitto di un locale adibito ad essiccatoio, fino al ritrovamento di 5 Kg di sostanza completamente essiccata, in parte già confezionata, in una apposita stanza dedicata a tale ultima fase di lavorazione, il confezionamento. Nel complesso sono state sequestrate oltre 160 piante di marijuana in diversi stadi della loro lavorazione, oltre ai 5 chilogrammi di sostanza completamente secca, in parte già confezionata, per oltre 35 chilogrammi totali di sostanza psicotropa, nonché altri attrezzi utilizzati per l’irrigazione, un sigillatore a caldo per buste di cellophane ed alcuni smartphone utilizzati dai responsabili.

I due soggetti, coniugi di 64 e 44 anni, sono stati arrestati. La marijuana sequestrata, opportunamente campionata, è stata poi concentrata presso il laboratorio tossicologico forense per le analisi chimico-qualitative. Il costante presidio esercitato dal Corpo sul territorio, a salvaguardia delle leggi vigenti in materia, è finalizzato a contrastare il fenomeno de quo al fine di evitare il rischio che tali sostanze vengano illecitamente commercializzate e consumate soprattutto da soggetti di giovane età. L’immissione nel mercato della droga dell’ingente quantitativo sequestrato, una volta immesso in commercio, avrebbe fruttato indebiti guadagni per circa 350 mila euro.