Domenica scorsa infatti nel primo appuntamento previsto dagli organizzatori il suggestivo scenario lungo il fiume Cosa ha richiamato tantissima gente. A conferma di come l’iniziativa riscuota sempre grande consenso. Organizzato dall’associazione culturale “Cappellania Madonna della Croce”, questo anno è stato realizzato seguendo il tema della “francescanità” e sobrietà con un pizzico di allegria. «Purtroppo quest’anno le condizioni meteo non sono state magnanime - affermano i curatori - i numerosi figuranti hanno potuto animare la rappresentazione del caratteristico presepe, solamente nella giornata di domenica 3 gennaio. Il piccolo borgo interamente ricreato ad arte rievocando mestieri e tradizioni della nostra civiltà contadina, ha avuto comunque il suo consueto consenso. Apprezzata è stata anche quest’anno la bellissima e preziosa partecipazione della “Legio I Alatrensis”. Numerose  le piccole capanne di legno, dove i figuranti hanno potuto mostrare ed affascinare come tradizione la propria arte, trasferendo la gioia del Natale attraverso questa rievocazione vivente ormai amata da tantissime persone accorse da tutta la provincia. Grande apprezzamento ha ricevuto l’iniziativa di accendere una candela in ogni capanna in memoria del compianto Gianmarco». Il comitato organizzatore promette per il prossimo anno un presepe rinnovato ancora più bello e ricco di personaggi. «Un ringraziamento speciale va a tutti i volontari, in particolare ai più anziani sempre presenti fin dai tempi da quando il presepe veniva realizzato in contrada Fiur. Un grazie a Giuseppe Lazzari e Luciano Rossi».Ma. Pi.