I giardinetti di via Sellari non hanno nulla che faccia pensare a un parco divertimento, né somigliano lontanamente ad un posto dove trascorrere qualche ora in tranquillità con i bambini, magari leggendo un libro o facendo due chiacchiere con un amico mentre loro si divertono.
La prima cosa che salta agli occhi è un cavallo in legno senza testa (qualche incivile deve essersi impegnato a mozzargliela). Poco più il là c’è un cestino per i rifiuti a forma di delfino vuoto, perché l’immondizia è stata gettata in un contenitore di alluminio arrugginito. A qualche metro di distanza c’è invece una porta che in tempi migliori forse serviva a simulare le arrampicate. Oggi è buttata a terra dopo essere stata divelta.
Sono le 11 di una mattina assolata e nel “parco” c’è solo una signora seduta su una panchina che sfoglia distrattamente una rivista. Alza lo sguardo e scuote la testa disgustata. Si capisce subito che non è di Frosinone: «Non capisco come una città capoluogo di provincia possa avere degli spazi pubblici completamente abbandonati - dice - Sto trascorrendo qualche giorno qui in Ciociaria, ospite di alcuni amici e non ho mai visto nulla di simile. Ho chiesto dover poter fare una passeggiata e mi hanno detto di andare alla villa comunale, ma ho visto questo piccolo giardino e ho deciso di fermarmi. Appena sono arrivata non credevo ai miei occhi: sporcizia ovunque e strutture destinate ai più piccoli pericolose. Faccio fatica a comprendere come mai nessuno del Comune abbia visto questo scempio. È evidente l’assenza di controlli da parte dell’amministrazione, come lo è altrettanto l’ignoranza di chi distrugge i beni che appartengono all’intera collettività. Se fossi nel sindaco prevederei degli operatori preposti alla sorveglianza perché la maleducazione va punita». I giardinetti di via Sellari? Semplicemente il risultato della somma dell’inciviltà dei frusinati e della latitanza del Comune.