La festa per l'inattesa e per questo molto più bella vittoria della Primavera del Frosinone nei play off per salire nella massima serie di categoria non si è, giustamente, ancora assopita. I giovani Leoni si sono allenati fino a inizio di questa settimana e ora potranno godere delle meritate vacanze prima di tornare in campo per cimentarsi in un torneo per loro del tutto nuovo ma affasciante al massimo. E a parlare della strepitosa impresa dei giallazzurri è il responsabile dell'area tecnica della Primavera, Alessandro Frara.

«Questo successo - dice - ha rappresentato per noi una gioia grandissima. Non eravamo partiti con l'obiettivo di vincere, ma fare bene e valorizzare i nostri ragazzi. E direi che entrambi gli obiettivi sono stati centrati. La vittoria finale, poi, ha aggiunto valore al lavoro svolto da società tecnico e squadra nel corso dell'intero anno».

«Un'ascesa al campionato Primavera1 griffato Frara, ma anche Gorgone, oltre chiaramente ai calciatori. Un tecnico che il direttore dei canarini conosceva bene dai tempi in cui era giocatore del Frosinone Calcio e il mister faceva il secondo al suo allenatore Stellone. Quando è andato via dalla prima squadra del Frosinone, con il mister abbiamo continuato a sentirci molto spesso. Lo chiamavo anche per avere informazioni sui calciatori che allenava in quel periodo. Per cui sapevo che gli sarebbe piaciuto un giorno diventare allenatore in "prima" e quando questa estate si è presentata l'occasione ho pensato a lui. Mi ha subito risposto che era pronto per questa nuova esperienza».

Gorgone chiamato a guidare un gruppo già piuttosto coeso, visto che per la stragrande maggioranza si trattava degli stessi canarini che avevano giocato insieme nell'Under 17. «Vero. Questa Primavera aveva già una buona base di ragazzi che abbiamo deciso di tenere e a loro aggiungere qualche elemento di qualità. Quello che va sottolineato è che per completare la squadra abbiamo speso davvero poco restando in piena linea con la filosofia attuale della nostra società: la sostenibilità. A quel punto, formato l'intero gruppo, pian piano è stato plasmato e migliorato dal lavoro soprattutto di mister Gorgone».

Oltre alla sostenibilità, la rosa giallazzurra che ha appena vinto il campionato può vantare un altro importante record: due soli stranieri. «Ad essere sincero questo tipo di scelta non è stato dettato dalla società che rappresento ma si è trattato soltanto di una quesito di opportunità. Per quanto mi riguarda i calciatori stranieri fanno sempre un po' di fatica ad ambientarsi. Vuoi per questioni di lingua, vuoi per abitudini o alimentazione diversa. Per cui dico soltanto che se in futuro ci sarà l'opportunità di prendere uno straniero bravo siamo prontissimi a farlo».

Entrando più nello specifico del prossimo difficilissimo campionato, c'è subito da mettere in risalto la questione dei fuori quota. Tra al massimo nel torneo appena concluso (2002), mentre nel prossimo potranno essere cinque (2003). Questo vuol dire che il Frosinone potrà confermare la maggior parte dei ragazzi della rosa dell'ultimo campionato.

«Sicuramente una buona parte del gruppo lo terremo. Non ultimo perché rappresenta un giusto premio per il lavoro che questi ragazzi hanno portato avanti e per il grandissimo risultato raggiunto. Poi proveremo a prendere qualche ragazzo di qualità che andrà a sostituire i fuori quota di quest'anno. Quello che bisogna capire è che la differenza tra Primavera 2 e 1 è abissale. Ci sono realtà che solo a nominarle fanno paura. Ma in ogni caso mettendo in campo le nostre risorse e la nostra mentalità, è certo che venderemo cara la pelle».