Si è svolto nel pomeriggio dello scorso 8 febbraio, presso il Salone dell'Amministrazione, il convegno organizzato dall'Associazione culturale Cultura Identità sul ‘'Modello imprenditoriale ispirato alla regola benedettina''. L'iniziativa, sorta in sinergia con l'ente alatrese Radici, prosegue le fila di un progetto di rivalutazione nazionale al quale l'Associazione di Edoardo Sylos Sabini si dedica con impulso propositivo, alimentando la comunicazione interragionanale nel segno della preservazione del patrimonio culturale.
‘'La presenza sul territorio è fondamentale contro una globalizzazione fagocitante'' ha spiegato Marco Prosperini, Responsabile per la provincia di Frosinone, ‘'Con il nostro lavoro perseguiamo il motto del gruppo, ovvero che le idee diventino azioni, e lo facciamo ponendoci come Rete tra già 15 regioni''. Cultura Identità offre un contributo concreto al raccordo tra enti locali, affinchè attraverso il loro sodalizio si riattualizzino i fasti di una tradizione inestimabile, quella italiana. Esempio lampante ne è l'interesse rivolto all'azione di Radici, giovane ente culturale di Alatri, con il quale si è intrapreso un rapporto di collaborazione volto proprio alla divulgazione del dettame benedettino.
A illustrare il tema dell'incontro una spiegazione corredata di slides tenuta dal Presidente di Radici Gabriele Ritarossi,il quale ha posto il focus proprio sull'eccezionalità del modello ‘'Ora et Labora'', nucleo funzionale di un'organizzazione perfetta in cui si sposano armonicamente equilibrio umano e struttura aziendale. Sono intervenuti nel nel corso del seminario ospiti appartenenti sia alla funzione istituzionale che alla scena associativa del capoluogo: pilotati da Biagio Cacciola hanno presenziato al tavolo dei relatori oltre al Responsabile Prosperini e al Pres. Ritarossi, il Senatore della Repubblica Gianfranco Rufa, il Presidente del Consiglio Provinciale Luigi Vacana, e gli esponenti dei gruppi associativi Anpit e Fondazione L'Abbadia, rispettivamente nelle persone Federico Iadicicco e Carlo Fragomeni. Proprio quest'ultimo non ha mancato di esprimere la sua preoccupazione per la risposta sempre scarna del frusinate ad avvallare eventi di valorizzazione ambientale. ‘'La sensibilità sta nel riconoscere dignità a una comunità, facendosi carico di diritti e doveri comportamentali nei confronti del territorio'' ha incalzato un indignato Fragomeni. Un invito accorato a prendersi cura di casa nostra e portarne alto il nome, partecipando attivamente alla rivendicazione del suo potenziale.