In giro per l'Europa con tre cavalli e un cane. È la storia di Juan Pablo Testa, trentaseienne di Reconquista (Argentina) dal sangue italiano, e Julie Baghossian, trentenne istruttrice equestre di Avignone (Francia) di origine armene. Da quasi due anni stanno girando l'Europa con i loro cavalli a completo contatto con la natura. Nei giorni scorsi hanno fatto tappa ad Arce dove sono stati accolti, tra lo stupore e l'entusiasmo, da alcuni cavalieri e appassionati del posto.
Il loro viaggio è iniziato con la semplice voglia di partire in sella, senza sapere quando tornare. Un'avventura che ha generato già qualche imprevisto in quanto hanno dovuto modificare il loro itinerario che puntava addirittura a fare il giro del mondo. Partiti da Avignone, hanno attraversato le Alpi, tutta la pianura padana fino ad arrivare in Slovenia, da lì, poi, Croazia fino a Dubrovnik. Il loro viaggio però si è fermato ai confini: nel momento in cui si apprestavano ad attraversare l'Albania e il Montenegro sono stati fermati dalla burocrazia. I loro cavalli, infatti, non avevano i giusti permessi per viaggiare al di fuori dell'Europa e quindi, per non rischiare il sequestro, hanno attraversato l'Adriatico e ora dalla Puglia stanno risalendo lo Stivale.
Ad Arce sono stati accolti nell'abitazione di Marco Patriarca e poi accompagnati per un tratto verso Strangolagalli dall'esperto cavaliere Stefano Coccoli. Nella sosta Julie e Juan hanno raccontato la loro impresa.
«Siamo partiti il 6 giugno dello scorso anno - hanno detto i due avventurieri - poi siamo passati dal Piemonte, dove siamo stati ospiti di una famiglia gentilissima che ci ha prestato un terzo cavallo, provvidenziale per trasportare i bagagli e le provviste e percorrere meno strada a piedi. Siamo stati in Slovenia e in Croazia, poi ci siamo imbarcati da Dubrovnik per Bari. L'obiettivo iniziale era trascorrere l'inverno in Grecia, dopo aver attraversato Montenegro e Albania. Ma un veterinario di frontiera ci ha avvisato che, senza i certificati del paese d'origine, i cavalli avrebbero rischiato di essere abbattuti».
Juan è arrivato in Europa appena due anni fa alla ricerca delle proprie radici. Suo nonno era di Montefano (Macerata) e la sua famiglia ha origini in Friuli e Piemonte. Poi ad Avignone ha conosciuto Julie che non ha impiegato molto a farlo innamorare dei cavalli e coinvolgerlo nel viaggio senza date. Il loro itinerario dovrebbe concludersi il 6 giugno del 2018, a due anni esatti dalla partenza. In questa estate calda hanno dormito spesso all'aperto, ora usano la tenda e in diverse tappe ricevono ospitalità in case e cascine.
La loro avventura si può seguire sulla pagina Facebook "Julie et Juan viajando voyagent".
«Stare sui social - ha detto Juan - non era in programma inizialmente, ma un sacco di amici conosciuti in questo viaggio ci hanno chiesto di rimanere in contatto. E così, anche se questo è un viaggio di libertà, ci siamo presi questo piccolo impegno di continuare a raccontare il nostro cammino».