Ted Lasso (Apple Tv+). Nate punta alle stelle
Il calcio è vita, e questo gli italiani lo sanno fin troppo bene. Ma questo non significa che possa durare per sempre. Cosa aspettarci nei nuovi episodi è ancora un mistero, l'unica cosa che sappiamo con certezza è che Nate è spedito come un treno nella sua carriera professionale. Ha iniziato nella prima stagione come kitman, poi è diventato allenatore e ora è il tecnico del West Ham. Nate è uno dei personaggi che è maggiormente cresciuto nell'arco degli episodi grazie al lavoro creativo della mente di Jason Sudeikis, che ha dato una trama a tutti i personaggi. Per questo il pubblico vuole averne sempre di più, perché nel tempo si è legato a tutti i personaggi e vuole accompagnarli ancora nelle loro vicende professionali e non. È confermato che gran parte del cast tornerà per la terza stagione, guidato ovviamente da Ted Lasso in persona: Jason Sudeikis. Sono però anche annunciate due new entry: Becky Ann Baker interpreterà la madre di Ted e Jodi Balfour si unirà al cast nel ruolo di Jack, un affascinante venture capitalist. Mentre "Ted Lasso" è disponibile da ieri su AppleTv+, gli spettatori vogliono sapere se la terza stagione sarà l'ultima per la commedia vincitrice di un Emmy. Il co-creatore, produttore esecutivo e protagonista Jason Sudeikis ha recentemente parlato del potenziale futuro dello show dopo la terza stagione, che è stata scritta per fungere da conclusione della storia. Per ora sembra che i fan possano solo godersi il futuro.

What We Do in the Shadows (Disney+). I "non morti" pronti a continuare la festa
"What We Do in the Shadows" torna per una quarta stagione. Lo show, basato sull'omonimo film del 2014, segue le vite di tre vampiri nella New York dei giorni nostri, raccontando le loro nuove esperienze in un mondo avanzato. I protagonisti cercano di bilanciare l'essere cittadini comuni con l'essere persone che succhiano sangue e a volte uccidono. Creata da Jemaine Clement e prodotta da Taika Waititi, la serie ha come protagonisti gli attori Kayvan Novak, Matt Berry, Natasia Demetriou, Harvey Guillén e Mark Proksch. Nell'episodio finale della terza stagione, Nandor, Guillermo e Nadja avevano lasciato Staten Island prendendo ognuno la propria strada, mentre Laszlo era rimasto a casa per prendersi cura della creatura emersa dal corpo deceduto di Colin Robinson, soprannominata Baby Colin. Nei nuovi episodi tutti i vampiri torneranno a casa soltanto per trovarla sull'orlo del più totale collasso. L'eterna ricerca dell'amore di Nandor sembra produrre dei risultati e Nadja realizza finalmente il suo sogno di aprire il nightclub più in voga della Tri-State Area. Laszlo si ritrova alle prese con il problema della natura e dell'educazione, mentre cerca
di crescere il piccolo Colin. Una situazione a dir poco caotica che solo i vampiri di "What We Do in the Shadows" possono gestire, e li vedremo agire ancora a lungo. La serie è stata rinnovata per una quinta e una sesta stagione. Intanto non resta che godersi i nuovi episodi in arrivo su Disney+ da mercoledì 22 marzo.

Luther: verso l'inferno. John Luther di nuovo in azione
Idris Elba nei panni di John Luther deve affrontare un viaggio difficile in "Luther: verso l'inferno". Questo episodio speciale è il diretto continuo della serie "Luther", andata in onda per cinque stagioni dal 2010 al 2019. La nuova storia inizia con Luther in prigione, caduto in disgrazia dopo gli avvenimenti dell'ultima stagione della serie. Ma quando un killer psicopatico comincia minacciare le strade di Londra, l'agente di polizia è ben presto in azione trovando una nuova prospettiva di vita. Il killer, che ha il volto di Andy Serkin, è ricco ed esperto di tecnologia e il web non ha segreti per lui. La sua perversione è sorprendere la gente comune dietro lo schermo mentre fa qualcosa di cui si vergogna, così da poterla ricattare per fargli fare quello che vuole. Una figura che si alimenta della paura dell'umanità moderna di fare i conti con le proprie debolezze e segreti nascosti. La ricerca di giustizia di John Luther non sarà facile, con il nuovo capo della polizia Odette Raine che lo sta cercando. Questo nuovo capitolo della storia di John parla della sua tenacia. È stato punito per aver aggirato la legge, ma anche in questo caso non si è arreso. Questa volta le indagini sono più difficili con Luther che sta ancora cercando fiducia in se stesso e un killer che gioca con la dipendenza da internet delle persone. "Luther: verso l'inferno" costruisce un dramma pieno di suspence ed emozioni, un'avventura già disponibile in streaming su Netflix.

Taboo (Sky/Now Tv). La ferocia del disumano
Nel 1814, l'avventuriero James Keziah Delaney ritorna a Londra dopo aver passato diversi anni della sua vita in Africa per ricostruire la compagna di spedizioni del suo defunto padre, mentre la guerra anglo-americana imperversa. Tuttavia, sia il governo che la Compagnia delle Indie Orientali sono interessati a mettere le mani sulla sua cospicua eredità con ogni mezzo necessario. "Taboo" porta sul piccolo schermo quella che potrebbe essere una perfetta esperienza cinematografica per cura dei dettagli, quali costumi, scenografie, colonna sonora e scrittura. L'impostazione del mondo e la creazione di un'atmosfera molto cupa e avvolgente allo stesso tempo richiamano intelligentemente gli immaginari degli scrittori gotici e del romanticismo dark, di fatto pongono le basi per mostrare quali siano i veri motivi tabù quali trasgressione sessuale, il grottesco e il bizzarro, ma anche violenza. James K. Delaney, interpretato dall'ideatore della serie Tom Hardy, è un personaggio misterioso e intrigante che ci attrae in modo depravato. Ma è anche un individuo di estrema riprovevolezza morale che alla fine non riusciamo ad assecondare. La follia che si annida in "Taboo" ha sempre una struttura di causa ed effetto ben precisa, non è di fatti un caso che tutti i personaggi appaiano fragili e vulnerabili, indifesi tra i vincoli della società. L'unica eccezione è Delaney, che sembra invece dominare la spietatezza del suo mondo e trarre ferocia proprio dalla crudeltà nascosta dietro ogni angolo.