Riconvertire un'attività dismessa e darle nuova vita con una produzione diversa rispetto a quella originaria è qualcosa che comporta tanto coraggio in un epoca molto difficile come quella dei nostri tempi, purtroppo caratterizzata dalla pandemia. A gettare il cuore oltre l'ostacolo è stata una giovane mamma di famiglia del posto, Erica Di Rollo, che ha deciso di scommettere su se stessa dando vita ad un forno per il pane casareccio in quella struttura che per tanti anni era stato un frantoio oleario. Quella macina per olive che aveva prodotto olio extravergine per tanti anni era stato dismesso e quasi abbandonato. Poi i proprietari decidono per la ristrutturazione e riportano ad un certo splendore il vecchio frantoio, che però non torna all'antica produzione.
Quel locale posto alla periferia di Roccasecca centro cattura l'attenzione della signora Erica che decide di prenderlo in locazione per produrre pane casareccio, come quello che facevano le mamme e le nonne di una volta. In pratica quel pane proprio naturale a lievito madre con la sola aggiunta di un pizzico di lievito di birra per favorirne la lievitazione. Il forno ovviamente a legna per cuocere quel cibo più antico del mondo, che emana il suo straordinario profumo, che puoi mangiare anche dopo giorni e se ne resta ancora ottimale per la minestra di verdura o la bruschetta. Un lavoro che inizia in piena notte, alle due e finisce a pomeriggio inoltrato. Si incomincia con l'accensione del forno per portarlo a giusta temperatura di cottura, la preparazione dell'impasto ed ha seguire il distacco delle pagnotte da uno e due chili.
Poi la cottura e la sfornatura per far trovare ai primi clienti del mattino il pane fresco profumato e fragrante, secondo un tradizionale ricetta del passato. Ma intorno al pane ruota tutta una produzione legata alla panificazione, ovvero la cosiddetta pizza rossa (roscia) con il pomodoro sopra, con le patate, alici e quant'altro. Immancabile la focaccia bianca da mangiare con salumi di ogni tipo. Ma Erica, mamma di tre figli, pronta a rimboccarsi le maniche ogni giorno in piena notte, insieme alla mamma Anna e dell'amica Daniela mettono sul bancone anche i tipici dolci roccaseccani, le ciambellette al vino bianco, le tesechelle (un sorta di ciambella dolce ovale) sempre al vino bianco e i classici biscotti tipo fagottino da inzuppare nel latte ogni mattina per un buona colazione che preparavano le mamme di un tempo ai loro figli.