In tanti hanno risposto alla chiamata di solidarietà dimostrando vicinanza e attenzione a chi non sta vivendo un momento facile. E così, al ristorante Uliveto a Colle Capito, a Veroli, domenica scorsa, oltre cinquecento persone hanno trascorso ore all'insegna della fraternità, dell'unione, della gioia e del buon cibo.
Dopo lo stop dovuto all'emergenza sanitaria, si è tornati a vivere un momento di aggregazione e beneficenza con il pranzo comunitario giunto alla sesta edizione organizzato dalla confraternita Santa Maria del Giglio. Tra i presenti al pranzo comunitario l'amministrazione comunale, le famiglie ucraine accolte dalla comunità, i fratelli della chiesa evangelica e i ragazzi delle associazioni Siloe e Unitalsi.

«Siamo arrivati alla sesta edizione della polentata della fraternità che viene vissuta nella settimana di preghiera dell'unità dei cristiani e che cade proprio come segno di condivisione e vera fraternità - ha sottolineato il parroco don Stefano Di Mario - Condividendo il pasto si condivide la vita e condividendo la vita siamo chiamati a guardare il fratello che ci è accanto, ma anche a pensare al fratello che vive il tempo della prova e della difficoltà nel mondo».

La confraternita Santa Maria del Giglio è nata per sostenere le situazioni dei bisognosi del territorio e guarda anche il resto del mondo. «L'emergenza della guerra, l'accoglienza dei fratelli ucraini nella nostra parrocchia, ci porta con il ricavato del pranzo a stare sia vicino alle famiglie in difficoltà del nostro territorio parrocchiale, sia vicino ai nostri fratelli a Kiev con i quali siamo costantemente in contatto tramite padre Pawel Wyszkowski Omi, parroco di San Nicola. Oltre cinquecento i presenti al pranzo, tra cui amministratori comunali, i ragazzi dell'Unitalsi e Siloe, le famiglie ucraine accolte nella nostra comunità, coloro che hanno aderito al progetto parrocchiale "Adotta una famiglia". Presenti anche i nostri amici benefattori che ci sostengono.

Grazie alla famiglia dell'Uliveto che ogni volta mette a disposizione i locali, la manodopera, la gentilezza, la voglia di essere famiglia. Grazie alla tipografia di Luca Rea, a Mirko Fontana di "Super frutti", alla cartolibreria "Un mare di idee" di Sandra Frantellizzi, e poi ancora a Cironi di San Giuseppe le Prata, al bar dello Sport di viale Giglio, a Mirna di Emozioni floreali, ad Anna Maria Iaboni e a Massimo Frantellizzi con il suo magazzino edile e tanti altri che continuano, in diverso modo, a dare il loro contributo. Abbiamo vissuto un momento di grande gioia».