Onda lunga di successi per la Nestor Theatre Company di Kevin Arduini. La compagnia è appena rientrata da una tournée in Croazia dove si è esibita sul palco del teatro Lisinski, uno dei più famosi d'Europa. Il giovane direttore artistico, Kevin Arduini, è soddisfatto non solo dei risultati ottenuti, ma soprattutto di essere riuscito a trasmettere un messaggio importante grazie alla sua "Visionary Opera". Lo spettacolo sarà in scena il 4 febbraio, con una veste nuova, al teatro Nestor di Frosinone, dove sarà possibile acquistare i biglietti.
Don Ermanno D'Onofrio ha sottolineato l'importanza dell'esperienza vissuta che ha riscontrato successo e apprezzamento, oltre che in un folto pubblico, in numerose autorità civili e religiose presenti allo spettacolo. «Vorrei ringraziare in particolar modo l'assessore ai servizi sociali Fabio Tagliaferri – ha detto don Ermanno – che ha acquistato circa 70 abbonamenti della stagione teatrale per poi donarli, grazie all'aiuto di Caritas, Siloe e Unitalsi, ad associazioni impegnate sul territorio e destinate a persone in difficoltà. Un regalo, ma soprattutto una meravigliosa esperienza post pandemia per socializzare facendo vivere l'arte».
Tra Istria e Croazia
In Croazia, seduti in prima fila c'erano l'ambasciatore d'Italia Pierfrancesco Sacco, il direttore dell'istituto italiano di cultura Gianluca Borghese, il segretario generale della camera di commercio Andrea Perkov, il nunzio apostolico monsignore Giorgio Lingua e il vescovo di Zagabria monsignore Mijo Gorski. Dopo l'esibizione a Zagabria, la compagnia ha offerto una replica dello spettacolo nella bellissima città di Umago, in Istria. Anche qui grande successo per gli artisti, che hanno ricevuto una splendida accoglienza dall'Unione italiani di Umago, dal Lions Club e dalla direttrice del teatro cittadino, Larisa Gasparini.
«Sono molto soddisfatto di questa tournée, esibirmi con la mia compagnia in un teatro di fama mondiale come il Lisinski Opera Concert, oppure nel teatro di Umago in Istria, è stata un'esperienza di grande crescita, che ci ha sicuramente messi alla prova - ha detto il direttore artistico Kevin Arduini - Sono fiero dei miei artisti che hanno saputo affrontare la tensione con grande professionalità». Una prova che è stata superata nel migliore dei modi. Il pubblico, composto anche da esperti del settore artistico, ha apprezzato moltissimo l'originalità dello spettacolo e le abilità di interpreti, ballerini e cantanti.
«Da direttore artistico della compagnia, sono per loro un punto di riferimento e ho con ognuno un rapporto confidenziale fatto di grande affetto e supporto - ha proseguito Arduini - Siamo tutti giovani, loro crescono con me e io con loro: è bellissimo. Ovviamente questo esula dalla serietà e dalla professionalità che mi aspetto e che viene richiesta in sala prove. Lì si lavora sodo, al di fuori invece si scarica la tensione che il lavoro professionistico richiede». Il direttore artistico ha raccontato la bellezza, oltre che del rapporto umano e professionale con i compagni artisti, anche della condivisione stretta durante la settimana di spettacoli in Croazia.
In particolare, la compagnia è stata ospite all'ospedale pediatrico di Gornja Bistra, dove grazie alla fondazione internazionale "Il Giardino delle Rose Blu", ha potuto regalare qualche attimo di sorriso ai bambini. Con il ricavato degli spettacoli vengono infatti sostenuti tutti i progetti della fondazione umanitaria fondata da don Ermanno D'Onofrio. «Quando facendo arte si riesce a fare qualcosa di buono per chi è meno fortunato, allora si raggiunge veramente qualcosa di bello e umanamente importante - ha dichiarato Arduini - Queste esperienze arricchiscono molto, soprattutto sotto il punto di vista umano». Il direttore ha voluto ringraziare gli artisti e tutta la squadra. Scenografi, costumisti, macchinisti, sarte, senza contare il lavoro prezioso degli assistenti: tutti, dal primo all'ultimo, hanno dato il massimo».
La trama
Il direttore artistico ha raccontato il viaggio di "Visionary Opera" che, con uno sguardo futuristico, riporta l'uomo a quei valori insostituibili che solo l'arte può far apprezzare. L'avanzamento delle nuove e inarrestabili tecnologie porta a trascurare l'importanza di ciò che conta veramente. Ecco allora che gli artisti migrano su un altro pianeta, il cosiddetto "pianeta arte". Una volta arrivati lì, stanchi della superficialità dei loro simili, fanno ritorno sulla Terra, per riportare la mente umana a una sorta di primordialità dell'essere. Spogliati dagli "asettici sistemi" che li caratterizzano, i protagonisti riescono a visualizzare le loro anime assetate di emozioni. Si lasciano condurre sul mondo dell'arte e da lì supereranno varie prove, attraverso le arie più note della lirica, per raggiungere quella sublimità, cui solo il vero accoglitore della bellezza artistica può ambire. Costruendo la narrazione per mezzo della danza e dell'interpretazione lirica, "Visionary opera" mira a portare lo spettatore lungo un viaggio catartico lanciando un monito contro la superficialità della società.
Traspare perfettamente ciò che i giovani coreografi, Kevin Arduini e Fausto Paparozzi, suggeriscono allo spettatore. Le scene sono spettacolari e gli artisti riescono a portare l'attenzione sui loro movimenti condotti dalle voci dei cantanti, un soprano, un mezzo soprano, un tenore, e due baritoni. Interessanti le coreografie d'insieme, che mostrano un accurato lavoro di sincronizzazione tra i ballerini. Anche se diretta da giovani artisti, o forse proprio per questo, la compagnia sa perfettamente cosa vuole. Ma soprattutto dove vuole arrivare. Alle spalle c'è un progetto instancabile che guarda fisso al futuro e che è in grado di coinvolgere tutti grazie al talento del giovane direttore artistico. "Visionary Opera" è uno spettacolo all'avanguardia che merita di essere visto non solo per il gusto del bello. È in grado di lasciare interessanti e profondi spunti di riflessione. Appuntamento al 4 febbraio al teatro Nestor di Frosinone.