Damiano Palombo, in arte Delta, vive a Torino ma è ciociaro, precisamente di Ferentino, e, dopo tanti anni di titubanze, ha deciso di buttarsi in un importante progetto musicale. La musica lo accompagna fin da piccolo. L'ha sempre incuriosito, affascinato, fino a farla entrare nella sua vita. Su Spotify è possibile ascoltare i suoi primi tre brani: "Eclissi", "Odissea" e "Guernica". Venerdì prossimo uscirà il suo ultimo lavoro "Commedia". Damiano ci racconta il suo viaggio nella musica, soprattutto nel mondo del rap.

Come nasce la tua passione per la musica?
«Ho sempre ascoltato musica, di qualsiasi genere: classica, cantautoriale, house, rock, pop, hip pop e chi più ne ha più ne metta. Veramente tutto. E fin da ragazzino ho provato a farne, accompagnandomi con la chitarra acustica, che ho imparato a suonare da autodidatta, e divertendomi a sperimentare qualsiasi cosa. Tuttavia, col tempo, suonare e cantare hanno smesso di essere sufficienti per acquietare la mia sete di musica: ho sentito il bisogno di accompagnare le note con parole mie. Il bisogno di scrivere. E così, mi sono dato al rap».

Perché proprio il rap?
«Sento che il rap, più di ogni altro genere, mi renda libero in fase testuale interpretativa. Nei momenti in cui ho qualcosa da dire – e parliamo di una vera esigenza, come vi ho detto –mi metto le cuffie e comincio a buttare tutto fuori mettendo nero su bianco le parole inizialmente senza freni e, in un secondo momento, ricomponendo il racconto come se fossero i pezzi di un puzzle».

Ti ispiri a qualche artista in particolare?
«Quando scrivo ci sono degli artisti del mondo rap ai quali mi ispiro, tra tutti Rancore per la ricercatezza del linguaggio e la sua creatività, mentre per quanto riguarda lo stile mi piace molto Clementino e l'ultimo Lazza. Al di fuori di questo mondo, apprezzo molto i "vecchi" e inarrivabili cantautori della musica italiana, quindi DeAndré e Battiato. Adoro i loro racconti e il loro linguaggio e spero di essere anche solo l'uno per cento di quello che sono stati loro, dando risalto a una ricercatezza testuale e di conseguenza a una ricercatezza di contenuto».

Cos'è per te la musica?
«Proprio il fatto di apprezzare la musica in quanto tale e non dividerla in generi, mi dà una mano per farmi guidare da lei e perdermi nella sua energia o nelle sue carezze consolatrici, piuttosto che direzionarla io, rimanendo in superficie, senza coglierne la vera essenza. La musica è un pezzettino di vita di ognuno di noi. Ognuno può prendere una canzone e farla propria, indipendentemente dal messaggio che voleva dare l'artista, oppure può ascoltare un bel pezzo di pianoforte e iniziare a viaggiare in posti cari o mondi sconosciuti. La musica ha un potere inimmaginabile ed il bello è proprio questo, che qualunque persona può viverla come meglio crede».

I tuoi obiettivi?
«In questa prima parte del mio percorso mi sto cimentando nella descrizione dell'animo umano, con il quale prima o poi tutti dobbiamo fare i conti. Questo tema mi porta a spaziare molto anche nella ricerca, aiutandomi a trovare analogie impensabili che mi permettano di cantare dell'anima e delle sue tante sfaccettature. Mi affascina molto la sfera esistenziale ed al contempo, per rendere attuali i miei testi, cerco di dare uno sguardo discreto alla società e alle sue tante contraddizioni, traendone spunti e verità, poiché, per quanto le due cose possano sembrare separate, non è così: l'uomo è figlio di quello che vede e di quello che vive, delle scelte determinate da altri o da lui stesso, dal rincorrere il superfluo oppure l'essenziale».

Progetti futuri?
«Per ora sto preferendo lavorare singolo per singolo, ma ho in mente di realizzare un album col quale permettere all'ascoltatore (ma anche a me stesso) di comprendere Delta al 100%. Perché le storie e i racconti che narro sono collegati da un filo immaginario che collega Damiano a Delta, e che mi sta conducendo verso una vita nuova, una vita diversa, più autentica: verso la cura. Ecco, in definitiva, cosa rappresenta la musica per me: la cura. E spero, coi miei lavori, di stimolare chi mi ascolta a trovare la propria. Grazie mille e supportate la musica di Delta e non scordatevi di seguirmi per rimanere aggiornati con i futuri brani. Su Instagram delta_world».