Tutto nasce dalla passione per i diari di viaggio e per la bicicletta. E dall'idea di mettere in rete le immagini su un proprio canale Youtube.
Il frusinate Paolo Furnò, con un cortometraggio dedicato al campione di ciclismo degli anni Venti Giovanni Brunero, è stato selezionato alla finale di "Sport movies & tv", il festival del cinema sportivo e della televisione, giunto alla quarantesima edizione, che si tiene a Milano fino al 13 novembre. La premiazione è prevista domenica e lì si saprà quali saranno i cortometraggi vincitori.

Il cortometraggio "Giovanni Brunero 1922-2022" è prodotto dall'associazione Nova unione velocipedistica italiana con la regia e il montaggio di Furnò. Le musiche sono dell'artista newyorkese Chris Zabriskie. Il lavoro è patrocinato dal Comune di Cirié (To). La nomination per il festival, che è una specie di finale di questo genere, è stata una sorpresa. Sono, infatti, 140 i lavori in competizione.

«L'idea è nata a cavallo delle rievocazioni storiche che facciamo – spiega l'autore – C'è la parte rievocativa, con l'attività sportiva e c'è la famiglia del campione, con il nipote. Tra l'altro quando Brunero si ritirò dalle competizioni Agnelli gli diede la concessione per la vendita delle Fiat. Da allora l'azienda di famiglia è ancora in piedi, anche se ora vendono motori per barche».

Un lavoro che si è avvalso anche del culto della memoria per Brunero che c'è a Ciriè, il paese natale del campione in provincia di Torino. L'archivio è stato digitalizzato, c'è un gruppo sportivo che si richiama a Brunero e memorabilia. Tra l'altro a giugno, quando è stato girato, a Ciriè, c'è stata una rievocazione e una pedalata sulle strade di Brunero.
Il corto dura 27 minuti e non è l'unico lavoro sui grandi campioni, la sezione per la quale è in gara il corto di Furnò, l'altro è su Learco Guerra. «La cosa interessante è l'idea di fare ricerca e rievocazione sportiva nonché la pratica sugli stessi mezzi dell'epoca». Gli eventi organizzati con la Nova unione velocipedistica italiana propone gare, come la Roma-Napoli, su bici d'epoca (d'inizio Novecento) e con materiali del periodo storico del ciclismo.

Ora la nuova sfida dietro una macchina da ripresa con foto di quel periodo, pedalata di oggi sulle bicicletta di allora e i racconti dei discendenti del campione.
Tra le altre nomination ci sono lavori su ogni tipo di sport dall'hockey su ghiaccio al calcio, dal ciclismo al basket, dalla maratona alle arti marziali, dalla ginnastica all'attività parolimpica. I partecipanti arrivano un po' da tutto il mondo, oltre che dall'Italia anche da Spagna, Grecia, Croazia, Ucraina, Lettonia, Canada, Francia, Paesi Bassi, Serbia, Slovenia, Irlanda, Kosovo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Finlandia, Svezia, Cina, Regno Unito, Brasile, Stati Uniti, Nord Macedonia e Vietnam.
La scelta del 2022 non è casuale: è il centenario di una delle annate più brillanti di Brunero con la vittoria del Giro d'Italia e della Milano-Sanremo nel 1922. Un atleta di grande classe, scalatore di grandissima resistenza, un "anti-personaggio" dedito alla carriera sportiva, alla sua famiglia e alla sua comunità, morto a soli 39 anni nel 1934.