L'associazione culturale Colli-aps in collaborazione con il circolo Legambiente Lamasena, la parrocchia di San Lorenzo di Colli e con il patrocinio del Comune di Monte San Giovanni Campano, per il secondo anno consecutivo ha aderito alla Giornata nazionale del ringraziamento, indetta dalla Conferenza episcopale italiana, dal tema: «"Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto" (Am 9,14). Custodia del creato, legalità, agromafie», giunta alla settantaduesima edizione.
Domenica scorsa la manifestazione si è svolta nella storica chiesa della Madonna di Canneto di Colli, visitata anche da papa Alessandro III intorno al 1130, edificata sui resti di costruzioni più antiche. Essa appartenne prima alla Certosa di Trisulti e poi ai conti Lucernari fino a qualche decennio fa, quando entrò a far parte dei possedimenti della parrocchia di Colli. Si è tenuta una esposizione di prodotti locali coltivati dai contadini del comune, con l'assaggio per tutti della tipica "stesa" colligiana e della bruschetta con l'olio novello dei frantoi locali della cooperativa "La Ciera dei Colli" e del "Frantoio dei Colli Ciociari" della famiglia Crecco.
Nel dibattito attorno all'aia moderato dalla vicepresidente del Circolo Legambiente Lamasena Sara Leo, nutrizionista, che ha ricordato l'importanza di una alimentazione varia e priva di elementi nocivi come i pesticidi, con una maggiore valorizzazione della biodiversità, ospiti Ugo Iannazzi, Lorenzo Rea e Luca Pupparo. Il professore Ugo Iannazzi ha illustrato la storia della produzione del grano in Ciociaria, coltura oramai sempre meno coltivata a causa dell'aumento vertiginoso dei prezzi di produzione a fronte di una scarso guadagno nella vendita finale e ha ricordato l'avvicendarsi di diverse sementi nel corso degli anni a discapito di un grano tenero come il Frassineto che è un frumento tenero, diffuso fino all'inizio del novecento in molte regioni del centro e del nord Italia che è stato soppiantato da semi ibridi recenti che rispondono più a esigenze mercantili che di qualità. Il professore Lorenzo Rea ha portato la propria esperienza di recupero di un prodotto tipico del territorio di Pofi, Pumpudurella di Pofi, un prodotto che rischiava di essere dimenticato e perduto per sempre. Il pomodorino ciociaro nasce nella fertile terra vulcanica di Pofi e in alcune zone limitrofe e ha la caratteristica di conservarsi per mesi dopo la raccolta.
Dopo anni di ricerca e di studi si è riusciti a ristabilire la purezza del prodotto e oggi 44 produttori locali lo coltivano. Luca Pupparo, produttore di Veroli, ha parlato del mais Agostinella, così chiamata perché matura proprio in agosto, e del mais a "8 file" che ha recuperato e oggi coltiva nei suoi terreni. Hanno presenziato alla manifestazione il sindaco di Monte San Giovanni Campano Emiliano Cinelli e i rappresentanti comunali Lorella Tatangelo (Consigliere Patrimonio, Contenzioso, Ambiente) e Maurizio Nardozi ( Consigliere Attività ricreative, Spettacolo, Comunicazione esterna, Ufficio stampa, Politiche comunitarie e sociali). Al termine della giornata don Marco Meraviglia ha celebrato la messa e ha proceduto con la tradizionale benedizione di tutti i mezzi agricoli presenti e dei prodotti della terra.
Il commento
Il presidente dell'associazione culturale Colli Simone Venditti ha commentato: «L'obiettivo della manifestazione è stato centrato. Ringrazio, anche a nome del circolo Legambiente Lamasena, tutti coloro che hanno preso parte alla giornata e che hanno collaborato alla perfetta riuscita, in modo particolare il comitato dei festeggiamenti della Madonna di Canneto. Siamo riusciti a riunire più di trenta produttori locali con i loro mezzi agricoli. Lo scopo era quello di confrontarsi sulla necessità di riscoprire le antiche sementi, sicuramente meno produttive, ma più adatte ad una coltivazione naturale e di accorciare le distanze tra luogo di produzione e luogo di consumo dei prodotti. Abbiamo raggiunto il massimo risultato - conclude il presidente Simone Venditti - grazie al prezioso scambio di esperienze e di sementi tra i produttori locali».